Senesi, Sagliocco: “L’inciviltà non è degli aversani”

di Redazione

SaglioccoAversa. “Appare fuori luogo parlare di inciviltà degli aversani a cura di sedicenti sindacalisti che intervengono a gamba tesa nella discussione datata che riguarda i rapporti tra la società Senesi, titolare del servizio di raccolta differenziata, e la Città di Aversa, paventando danni presunti ai dipendenti”.

A parlare il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, che piega: “Chi pregiudica di fatto i dipendenti della Senesi è sicuramente la stessa società e qualche sindacalista il cui unico scopo è quello di far da sponda al datore di lavoro tradendo la funzione del sindacato che è quella di difendere i lavoratori e di conseguenza la Città. Il sindacato in questione, infatti, ha consentito l’assunzione impropria di personale con funzioni di impiegato e non di operatore addetto alla raccolta dei rifiuti riducendo il numero di unità che si occupano dello svolgimento del servizio ed appesantendo il carico lavorativo degli addetti. Ben cinque, infatti, sono impiegati impegnati al posto di altrettanti operatori”.

“In tanti mesi oramai di confronto doverosamente aspro con la Senesi, – continua Sagliocco – l’amministrazione comunale di Aversa ha ritenuto necessario regolare un rapporto che oggettivamente aveva assunto proporzioni ‘sconvenienti’ rispetto al contratto che lega la città alla Senesi e per il quale i cittadini pagano un importo di oltre sette milioni di euro iva esclusa all’anno. L’amministrazione, infatti, è intervenuta per eliminare criticità quali: l’utilizzo improprio per il servizio in altri cantieri degli automezzi che invece sarebbero dovuti essere dedicati esclusivamente alla Città di Aversa; l’utilizzo improprio dei centri di raccolta come rimessaggio degli automezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio anche su altri Comuni; le assunzioni di nuovo personale successivamente al passaggio di cantiere avvenuto nel 2010; gestione e pulizia dei centri di raccolta comunali come evidenziato anche dall’Arpac; mancata pulizia delle caditoie stradali; insufficiente servizio di lavaggio delle strade e dei contenitori; carente servizio di diserbo delle strade e dei marciapiedi; mancata raccolta delle frazioni valorizzabili dei rifiuti nei giorni previsti dal calendario di servizio; mancata riorganizzazione del servizio finalizzato al miglioramento dello stesso; drastica riduzione del costo dei sacchetti da parte dell’Ente”.

“Il sindacato, – incalza il primo cittadino – piuttosto che salvaguardare le posizione del personale della Senesi scongiurando posizioni di privilegio e depauperamento del personale effettivamente addetto alla raccolta dei rifiuti, tende a salvaguardare la posizione del datore di lavoro contro gli stessi diritti, le stesse esigenze dei lavoratori. Al contrario, l’amministrazione recependo le doglianze, le denunce di altri sindacati quali la Fiadel, la Uil trasporti e le rappresentanze sindacali aziendali, ha invece sottoposto ai competenti organi di controllo (Prefettura e direzione Provinciale del Lavoro) il 9 settembre scorso tutte una serie di doglianze relative alla tutela dei lavoratori quali il pagamento di straordinario che sarebbe avvenuto con ticket restaurant; il corretto utilizzo del personale per l’orario ordinario e straordinario quale criterio di scelta dei lavoratori stessi; la sostituzione del personale storico del cantiere di Aversa sia relativamente alla qualifica che al livello, qual è il criterio di scelta nella sostituzione, mancata rotazione del personale relativamente ai carichi di lavoro e relative indennità economiche, mancato lavaggio degli indumenti da lavoro e la mancata fornitura dei dispositivi di sicurezza del personale. Questi i fatti dell’amministrazione, non le parole di altri”.

Sagliocco conclude lanciando un monito: “I cittadini di Aversa, in ogni caso, sono in grado di difendersi da soli con la loro storia e la loro cultura senza bisogno che la tradizione di una Città possa essere anche solo intaccata dalle dichiarazioni offensive rese da un sindacalista forse troppo vicino al suo datore di lavoro”.

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