Puc, Galluccio: “Gravi i ritardi dell’amministrazione”

di Nicola Rosselli

Michele Galluccio Aversa. “Non si può non denunziare il ritardo con il quale questa amministrazione si sta muovendo relativamente alla redazione del Puc e nelle nomine delle figure essenziali per il corretto svolgimento dello stesso”.

A parlare il consigliere comunale di Fi, gruppo opposizione, Michele Galluccio che continua: “Se non esistono obiettivi e scenari di intervento, se esiste solo una delibera di indirizzo, vaga, non condivisa con la città, che tra l’altro dovrebbe dare il consiglio comunale, se non esistono le figure professionali che studiano l’impatto che il Puc di una città ha sul territorio, quale programmazione questa amministrazione sta facendo in questo settore? Quali istanze del territorio raccoglierà il nuovo regolamento comunale del redigendo Puc?”.

Per Galluccio “il sindaco, su questo argomento, dimostra di non aver le idee troppo chiare, forse perché distratto dal rincorrere la risicata maggioranza degli ultimi tempi. Oltretutto, ritengo non si possa prescindere dai due ordini professionali degli architetti e degli ingegneri, che esprimono due presidenti aversani. Stesso discorso per le facoltà di architettura e ingegneria”.

“Aversa – continua Galluccio – è città naturale capofila di tutto l’agro aversano, satura di abitazioni e quartieri dormitorio, oltre che di servizi che offre alla cittadinanza e ai paesi limitrofi. La vera opportunità di questa amministrazione è quella di provare e dimostrare che il Puc può essere volano di sviluppo per le periferie e per il centro storico del nostro territorio. Volano di sviluppo per una zona dedicata solo alla movida, magari anche fuori dal centro storico della città, per nuovi parchi pubblici, per quelle zone parcheggio tanto desiderate, oltre a dover assolutamente salvaguardare le restanti zone agricole per sottrarle definitivamente da usi impropri, non connessi alla loro funzione, evitando quella disastrosa conurbazione che oggi non distingue più il confine di una città dall’altra”.

Insomma, secondo l’ex assessore, il Puc dovrà dimostrare che questa amministrazione ha un’idea della vivibilità da ridare a quelle zone sovraccariche di residenti e scarsa di servizi, un’idea di vivibilità per i giovani, che numerosi affollano i nostri quartieri nei fine settimana, per quegli imprenditori che sono pronti a creare posti di lavoro come accaduto in via Seggio, per quei cittadini che oggi soffrono l’incapacità di una amministrazione nel regolamentare la movida”.

“In questi mesi – è ancora Galluccio a parlare – nulla ancora è stato fatto; tutto è’ fermo al palo e sulla scrivania di un dirigente che tra pochi mesi andrà in pensione. Il sindaco ancora non ha compreso che l’adozione di un atto rilevante come il Piano Urbanistico Comunale non può avvenire in assenza di un coinvolgimento più ampio di tutte le forze politiche e sociali della Città e che, con il ritardo accumulato sino ad ora, e senza l’opportuno coinvolgimento, il Puc potrebbe avere solo incertezze e scelte non condivisibili elaborate in pochi giorni in oscure stanze. Il Puc non ha colori politici, rappresenta la programmazione del territorio. Ora basta chiacchiere. Si parta con il piede giusto, magari proprio dalla Maddalena, cambiando la sua destinazione nel redigendo Puc, senza sotterfugi o discorsi forvianti, dando un segnale ai cittadini della vera trasparenza nella gestione della res pubblica. Non serve dire che non saranno fatte speculazioni su quell’area. Non è nel diritto del comune e del sindaco, senza un atto concreto di indirizzo politico, come lo potrebbe essere il Puc, dire che in quella zona non è possibile costruire. L’attuale Prg del comune di Aversa prevede il contrario, il resto è solo politichese”.

La conclusione di Galluccio: “Considerate queste premesse,invito questa amministrazione ad un atto di responsabilità: chiarisca che la redazione del piano non può essere fatta in qualche oscura stanza o studio professionale, ma che il coinvolgimento di associazioni, istituzioni enti cittadini e paesi limitrofi nei termini di legge e secondo le modalità prescritte è un atto che oramai non può essere più tralasciato, augurandoci che quanto prima in commissione urbanistica possa iniziare una vera discussione su atti concreti senza perdere più tempo nell’imminenza della scadenza dei termini imposti dalla Regione Campania per la redazione del Puc”.

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