Convegno diocesano su “La Chiesa, Sacramento di Salvezza”

di Redazione

 Sessa Aurunca. Tre giorni di meditazione, ma soprattutto di intenso dialogo, quelli vissuti dalla Comunità diocesana di Sessa Aurunca, in occasione del primo Convegno Ecclesiale Diocesano “La Chiesa, Sacramento di Salvezza”.

L’evento si è svolto il 23, 24 e 25 ottobre a Sessa Aurunca, al Centro Pastorale SS. Casto e Secondino. In tanti hanno risposto all’appello del Vescovo, Mons. Orazio Francesco Piazza.Insieme è stato tracciato un cammino condiviso che, passando attraverso i principi della comunione e della coesione con tutti gli abitanti del territorio, conduca ad una ‘Chiesa’, fatta di laici, religiosi e sacerdoti, ‘chinata’ sulle fragilità dell’uomo e del tempo. Il Convegno si è sviluppato in tre incontri.

Ad aprire i lavorimonsignor Nunzio Galantino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. “La conversione pastorale – ha affermato – è il cuore del cammino, che con consapevolezza la Chiesa deve coltivare e perseguire. Questa conversione diventa l’esigenza intorno alla quale tutti siamo interpellati”.

Traccia importante per intraprendere questo percorso, ha poi spiegato il Segretario Generale della Cei, è indicata nell’Evangelii Gaudium e –come definita da Mons. Galantino – da “l’Enciclica dei Gesti”, che Papa Francesco sta scrivendo giorno per giorno: una Chiesa in uscita,quindi, unita e missionaria.

La seconda giornata ha focalizzato l’attenzione sulle emergenze spirituali e sociali di un territorio tanto vasto quanto complesso, che insiste sulla costa del Litorale Domitio. I partecipanti, divisi in gruppi, hanno affrontato diverse tematiche, tra cui quelle relative alla vita, alla socialità ed alla legalità.Entusiasmo ma soprattutto tanta voglia di fare.

“È stato un confronto estremamente positivo – ha affermato il Vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, durante le conclusione di fine lavoro del Convegno – Ma bisogna evitare che tutto può tradursi in una bolla di sapone. La concretezza non deve nascere dalla paura di finir male o essere motivata dalle urgenze, ma dalla voglia di testimoniare uno stile, un progetto di vita, un modo di essere”.

Numerosi i progetti che stanno per nascere: il Microcredito, il Prestito della Carità della Speranza; il Progetto Humanitas ed i centri di ascolto foraniali. A questi saranno affiancati momenti di formazione culturale per prevenire danni ambientali e per accrescere il senso della legalità nella singola persona. Si procederà, inoltre, alla promozione del ‘Forum delle associazioni’ per porre fine alle frammentazioni esistenti fra le stesse.

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