Dissesto finanziario: Carbone si difende, Colombiano chiede dimissioni

di Antonio Taglialatela

  San Marcellino. E’ dissesto finanziario per il Comune di San Marcellino. La dichiarazione è giunta nel corso della seduta del Consiglio comunale di martedì sera in conseguenza dell’indagine avviata dalla Corte dei Conti che aveva chiesto una regolamentazione della documentazione inerente la situazione debitoria dell’Ente.

Alla fine è emerso un disavanzo di ben 9 milioni di euro. All’assemblea civica erano presenti tutti i consiglieri della maggioranza, ad eccezione dell’indipendente Michele Della Corte, e dell’opposizione. Il Consiglio ha preso atto anche della relazione dell’Area finanziaria che ha segnalato come “il Comune di San Marcellino ha forti difficoltà a garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ed esistono, nei confronti dell’Ente, crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si può fare validamente fronte”. Pertanto, “non esistono le condizioni per poter ripianare con il Bilancio 2014-2016 il disavanzo risultante dalla riapprovazione dei Rendiconti. Non esistono quindi anche le condizioni per poter estinguere le passività, accertate in 25 milioni di euro, mediante il Piano di Risanamento pluriennale”.

“Non potevamo fare altrimenti, non saremmo mai riusciti a recuperare quelle somme. Per questo motivo ci siamo presi la responsabilità di dichiarare il dissesto finanziario”, ha commentato il sindaco Pasquale Carbone. Giustificazione insufficiente per la minoranza che, attraverso il proprio leader Anacleto Colombiano, invoca le dimissioni in massa della maggioranza. “L’unica cosa che può fare il sindaco è dimettersi”, dice Colombiano.

“L’avevamo previsto, – aggiunge – temuto ed annunciato: i tecnici del Comune di San Marcellino, con le loro relazioni sul ‘Provvedimenti conseguenti alle riapprovazioni dei Rendiconti di Gestione 2012-2013’, hanno finalmente dichiarato pubblicamente gli errori degli amministratori nel governare. Perfino la Corte dei Conti ha indagato e ha trovato la voragine delle finanze di Carbone che è stato chiamato a rendere conto della sua politica economica. Ci hanno dato degli sciacalli, dei gufi e financo dei terroristi mentre venivano imposte più tasse, sempre di più, per rimediare all’inerzia di una compagine di governo che in otto anni si è mangiata il futuro dei suoi cittadini, cancellando per sempre le speranze di una vita serena”.

“Chi sbaglia adesso paga”, sbotta Colombiano, secondo cui, “di fronte a questa situazione intollerabile tutto quello che ha saputo fare Carbone, insieme con i suoi collaboratori, è stato scaricare la colpa sugli altri, chiamando in causa le passate amministrazioni, la malasorte e il malaugurio. Sarebbe stato più onesto, e pure più dignitoso, riconoscere i propri errori ed impegnarsi per uscire da una situazione difficile prendendosi la responsabilità delle proprie azioni”.

Ma Carbone non ci sta e fa sapere: “Colombiano dice cose infondate, come sempre”.“La mia amministrazione – spiega il primo cittadino – non aveva dichiarato dissesto nel 2006 con la speranza di risanare il debito di 9 milioni di euro, contando sul fatto che mi erano stati lasciati in eredità anche residui attivi da incassare per più di dieci milioni. Ma questi residui sono risultati inesigibili”. “Capisco che i miei avversari vogliano fare campagna elettorale, anche perché è facile in questa circostanza puntare il dito contro il sottoscritto e l’amministrazione in carica. Ma loro sanno bene come stavano le cose all’epoca e, pertanto, non permetterò a nessuno, e sottolineo nessuno, di speculare su quello che non ha prodotto la mia amministrazione”.

Sulla richiesta di dimissioni avanzata da Colombiano, Carbone è chiaro: “L’amministrazione resterà in carica per onorare gli impegni assunti nei confronti dei cittadini. Certo, il paese non sta affrontando un bel momento ma ci impegneremo fino in fondo per migliorare la situazione. E poi le elezioni si vincono sul campo e non chiedendo le mie dimissioni”.

Il sindaco, intanto, annuncia che nei prossimi giorni sarà redatto, e pubblicato sul sito web del Comune, un documento pubblico che farà chiarezza, in maniera semplice, sulla vicenda del dissesto. “In tal modo – spiega Carbone – tutti potranno capire le cause del dissesto e conoscerne i principali artefici”. E tranquillizza i cittadini: “Non ci saranno ulteriori aggravi. Siamo già al lavoro per dare risposte serie e concrete”.

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