Dissesto, Carbone: “Colombiano fa lo smemorato”

di Redazione

 San Marcellino. “Capisco il momento critico che attraversa il comune di San Marcellino ma le dichiarazioni fatte dal consigliere Colombiano determinano scarsa lucidità mentale”.

E’ duro il commento del sindaco Pasquale Carbone alle parole del consigliere di opposizione Anacleto Colombiano dopo la dichiarazione di dissesto dell’Ente. “Come dice Colombiano? La società di riscossione era inefficiente? Infatti, abbiamo provveduto alla risoluzione del contratto ed è in corso una nuova gara per la riscossione dei tributi. Ricordo, poi, che ci sono anche cittadini che purtroppo non lavorano e sono impossibilitati a pagare le tasse”.

Per quanto concerne le acque reflue, Carbone ricorda “che il consigliere Colombiano, in Consiglio comunale, chiese l’abolizione della tassa. E ora vuole incolpare noi che non abbiamo esplicato il ruolo delle acque reflue? Anche qui dimostra scarsa lucidità. Ritengo che il consigliere Colombiano debba cominciare a preoccuparsi per gli anni addietro perché la sua passata amministrazione non ha mai dato seguito al ruolo, quindi ne risponderà”.

“Per quanto il consigliere cerchi di far credere ai cittadini di San Marcellino che il dissesto è solo colpa dell’amministrazione in carica – sottolinea Carbone – i suoi tentativi risultano insufficienti. I cittadini, oltre ad essere persone perbene, hanno una buona memoria. I 27 milioni di euro di debiti, di cui circa 10 milioni vengono dalla sua gestione, stanno agli atti. E per quanto concerne i residui cancellati questi provengono dal 1993 in poi, quindi risultano inesigibili. Ecco da dove derivano i 27 milioni. Quindi, invito il consigliere a non fare ‘terrorismo’ e ad assumersi anche lui le responsabilità che gli appartengono”.

“Certamente – conclude Carbone – non può far credere che lui non c’entra niente, così continua ad offendere l’intelligenza dei cittadini. Ripeto, alla Corte dei Conti provvederò io a inviare gli atti. Colombiano stia tranquillo, le responsabilità verranno fuori”.

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