Jabil, i lavoratori bloccano svincolo dell’A1

di Redazione

 Marcianise. Prosegue la protesta dei lavoratori della Jabil di Marcianise che lunedì mattina hanno bloccato lo svincolo dell’A1 lungo la strada statale Sannitica. Circa duecento i manifestanti che hanno mandato in tilt il traffico per ore.

Intanto, l’organico dello stabilimento di Marcianise è stato ridotto da 700 a 590, per una cospicua parte dei quali è stata avviata la mobilità obbligatoria, oltre alla cancellazione di tutti gli accordi di secondo livello riguardanti alcuni benefit. Ecco perché, da circa 15 giorni, i lavoratori sono in sciopero permanente e, dopo l’incontro in Prefettura, a Caserta, sono in attesa dell’assemblea al Ministero dello Sviluppo economico che dovrebbe tenersi a fine ottobre.

Nei giorni scorsi la vertenza è stata discussa nel corso di una seduta della Commissione regionale alle Attività produttive. Presenti il vicepresidente della commissione,Angelo Consoli, il consigliere regionaleLucia Esposito, il sindaco di Marcianise,Antonio De Angelis, con l’assessore alle Attività produttive,Biagio Tartaglione, e le rappresentanze sindacali.

Il problema – sottolineato dai sindacati – è che la Jabil, società americana specializzata nella produzione di componenti elettronici, intende delocalizzare le sue attività poiché non riesce ad ottenere commesse in Italia ed è costretta a coprire con risorse proprie i disavanzi prodotti dallo stabilimento marcianisano.

Ma i sindacati contestano che l’azienda, da parte sua, non ha mai presentato un piano industriale mirato a valorizzare lo stabilimento. Altro elemento da tutti posto in evidenza è l’assenzadei rappresentanti della Jabil a riunioni come quella tenutasi in Regione, dimostrando scarso interesse per le trattative che, a vari livelli, si sta tentando di intavolare.

Enell’attesa di elaborare una proposta condivisa, l’auspicio è che all’incontro in programma al ministero sia presente, per la prima volta, anche qualche esponente della giunta regionale e che la stessa Regione si faccia carico di coinvolgere nella vertenza tutti i sindaci del comprensorio.

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