Villaggio, i componenti dei Legionari si dimettono dal cda

di Redazione

 Maddaloni. Durante la riunione del Consiglio d’amministrazione i tre componenti designati dalla Congregazione dei Legionari di Cristo hanno formalmente rassegnato le proprie dimissioni.

La Congregazione, dopo aver sostituito i componenti più volte nell’ultimo anno, si è dichiarata impossibilitata a procedere alla nomina di nuovi componenti rimettendo così all’autorità competente la nomina di un nuovo organo gestionale.

“Le decisioni prese – si legge in una nota – sono dolorose ma doverose per il bene dell’Opera intrapresa tanti anni addietro da Don Salvatore D’Angelo. Quest’Opera – la cui pubblica utilità è stata da tutti condivisa dal suo inizio e fino al 2011 – ha perso, da quell’anno, il sostegno della Regione Campania nonostante vi fosse un protocollo d’intesa, firmato nel 2010, per un quinquennio. Negli ultimi quattordici anni la Fondazione ha continuato la propria opera proseguendo – quanto intrapreso dal Fondatore don Salvatore D’Angelo, nel rispetto della sua volontà – ed incrementando ulteriormente le diverse proposte formative-assistenziali garantendo un considerevole livello occupazionale”

“Da parte del Consiglio di Amministrazione e della Direzione del Villaggio dei Ragazzi – continua la nota – è stato fatto tutto quello che era possibile per mantenere inalterate le attività della Fondazione. Perché convinti che solo tramite lo svolgimento quotidiano di esse si potesse conservare lo spirito del Fondatore, della Congregazione e dell’Opera. Tale spirito, rafforzato negli anni dai risultati tangibilmente raggiunti, ha sempre avuto a cuore i ragazzi ed il loro avvenire e le famiglie più disagiate. Bene, come prima detto, tale spirito non è più condiviso delle Istituzioni pubbliche che probabilmente avranno ‘progetti’ diversi ed alternativi da svolgere altrove. Il Consiglio avrebbe potuto operare scelte drastiche riducendo, sin dall’anno 2011, le attività ma tradendo la missione affidata. Si è così continuato sperando di poter nuovamente ‘condividere’ con le Istituzioni pubbliche la pubblica utilità dell’Opera richiamando altresì il protocollo d’intesa sottoscritto nel marzo 2010”.

“A nulla – sottolinea la nota – sono giunti gli sforzi delle persone chiamate a gestire e la loro frustrazione per il mancato riconoscimento dell’importanza sociale dell’Opera è stata, inoltre, aggravato da un clima aggressivo da parte di alcuni gruppi locali. In tale contesto la decisione di consegnare il ‘Villaggio’ al commissariamento regionale è assolutamente improrogabile. Si compie un atto doloroso ma doveroso e responsabile. Anche se non era questa la volontà di don Salvatore si spera che, almeno in questo modo, le Istituzioni prendano una definitiva strada prestando, oltre alle formali dichiarazioni, la dovuta ‘concreta’ attenzione al ‘Villaggio’ ovvero dichiarino il loro “concreto” disinteresse per l’Opera al servizio dei ragazzi del territorio campano”.

“Si spera – conclude la nota – che il presidente della Regione, Stefano Caldoro, nomini quanto prima un commissario che delinei il futuro della Fondazione Villaggio dei Ragazzi assumendo le dovute decisioni gestorie. Si affida ancora una volta l’intera Fondazione alla Provvidenza divina e alla protezione dell’Arcangelo San Michele affinché il ‘Villaggio’ possa vivere, si garantisca il servizio socio-assistenziale-educativo-formativo-scolastico ai giovani e alle loro famiglie, e si mantenga il livello occupazionale del personale che ha sempre lavorato con grande generosità e dedizione”.

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