Gestione rifiuti e scuola Brancaccio: “Cumpà” chiede risposte

di Redazione

 Maddaloni. “Cumpà” (Comitato Unitario Maddalonese per l’Ambiente), circa 6 mesi fa, richiedeva al sindaco del Comune di Maddaloni chiarimenti e delucidazioni in merito al mancato rispetto di parte degli accordi atti a regolamentare i servizi di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati …

… nel Comune di Maddaloni, tra i quali, in via esemplificativa ma non esaustiva: la raccolta dei rifiuti porta a porta; la fornitura dei sacchetti per la differenziata provvisti di codice a barre; il lavaggio, l’innaffiamento e lo spazzamento delle strade; il taglio dell’erba lungo i cigli stradali di tutto il territorio urbano. “In particolare – spiegano dal sodalizio – tali servizi dovrebbero essere eseguiti dalla ditta appaltatrice, così come previsto dal Capitolato Speciale d’Appalto e dal Contratto di Appalto stipulato tra il Comune di Maddaloni e la ditta in questione in data 23 gennaio 2012 (contratto, per giunta, da tempo scaduto, ma ciò nonostante, continuamente ed illegittimamente prorogato dal Comune stesso). Al contrario, nella nostra città, gran parte dei cittadini non usufruisce del servizio porta a porta ed è costretta, di conseguenza, a depositare i propri rifiuti, con mezzi propri, nelle poche isole ecologiche presenti in città, pagando, quindi, per un servizio non offerto. Altre attività, invece, come l’innaffiamento, il lavaggio, lo spazzamento di strade e marciapiedi, oltre che il taglio dell’erba, non vengono per nulla, o quasi, assolte”.

“Si pensi, inoltre – continuanodal comitato– che le disposizioni legislative vigenti in materia prevedono che i Comuni, al fine di incentivare e sensibilizzare i cittadini al corretto esercizio della raccolta differenziata, adottino procedure di contabilizzazione dei rifiuti che trovino ingresso nelle isole ecologiche, atte a premiare la collaborazione attiva dei cittadini stessi, obiettivo che potrebbe essere raggiunto attraverso la fornitura di sacchetti per la differenziata provvisti di codice a barre. Neanche questo è stato fatto! D’altronde, tali disservizi incidono fortemente sulle condizioni igienico-sanitarie del nostro tessuto urbano”. Emblematica è la vicenda che, in questo periodo, ha interessato e continua ad interessare la scuola materna ed elementare ‘Brancaccio’.

“Da mesi – spieganodal comitato– viene segnalata l’elevata presenza di topi che attraversano le aule ed i corridoi dell’istituto. Dopo la pausa estiva, con la ripresa delle lezioni, la situazione è divenuta insostenibile per i genitori degli alunni che, solo grazie ad una mobilitazione di massa all’esterno del plesso scolastico prima dell’inizio delle lezioni, sono riusciti ad ottenere l’intervento del sindaco oltre che quello delle forze dell’ordine. Difatti, il primo cittadino ha disposto la sospensione delle lezioni e la chiusura del detto istituto dallo scorso venerdì 3 ottobre a lunedì 6 ottobre al fine di procedere: alla disinfezione di tutte le aule dell’istituto; all’installazione di sistemi antintrusione per insetti e ratti nelle cucine e nelle mense; al taglio delle infestanti nella zona che circonda la scuola; a potenziare l’attività di vigilanza della polizia municipale affinché l’area antistante l’istituto non sia nuovamente utilizzata per l’abbandono di rifiuti. Risultato? Semplicemente scandaloso: il primo giorno di riapertura dell’istituto dopo tali ‘interventi’, martedì 7 ottobre, sono stati avvistati nuovamente dei ratti scorrazzare liberamente nell’istituto. E se tale vicenda sembrerebbe aver già raggiunto i connotati del grottesco, non dimentichiamo che a breve i cittadini maddalonesi saranno chiamati a pagare corrispettivi piuttosto elevati per Tares e Tarsu, come dire: danno – beffa – doppiabeffa!”.

“Cumpà”, oggi, come sei mesi fa, chiede, ancora una volta, “risposte in merito alla cattiva gestione dell’intera problematica relativa ai rifiuti ed all’igiene di tutte le strutture urbane e suburbane del territorio comunale. Una buona occasione per l’amministrazione comunale per affrontare concretamente tali problematiche potrebbe essere l’insediamento della Consulta per l’Ambiente che viene, al contrario, continuamente procrastinato per motivi burocratici di dubbia legittimità”. Cumpà, pertanto, invita ed esorta l’intera cittadinanza “a non limitarsi a leggere tale comunicato in forma sterile ma ad aderire al Comitato al fine di attivare una mobilitazione collettiva e concreta”.

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