Renzi: “Nel 2014 essere di sinistra è dare opportunità”

di Mena Grimaldi

 Roma. “Essere di sinistra nel 2014 per me èdare opportunità: contro gli opportunismi e le rendita è disinistra favorire le opportunità, liberare i talenti senzalasciare indietro nessuno. Creare pari opportunità per tutti”.

Così il premier Matteo Renzi alla direzione del Pd che si sta confrontando con l’argomento della ‘forma partito’. Prima della definizioneche Matteo Renzi dàsulla sua idea di Pd,il presidente del Consiglio si dice consapevole che una discussione su questo argomento non si può “concludere con una sola direzione”.

Ma sulla questione l’attenzione di Renzi è diretta soprattutto a quella che è la collocazione del partito davanti ai grandi temi internazionali di geopolitica ed economia.Nell’elenco delle situazioni critiche citate dal premierl’emergenza sanitaria dell’Ebola – “la più grave dai tempi dell’Aids” -, il conflitto in Siria e Iraq, l’assedio di Kobane, la questione libica e quella russa-ucraina. La risposta alle crisi, secondo Renzi, è “un grande investimento sulla democrazia, non basta immaginare un intervento militare”.

Un investimento che per il premier va conciliato con le occasioni offerte dalla globalizzazione all’Italia e per questo si è detto pronto a sostenere con forza l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione europea.Sul piano interno invece il premier ha invocato la vocazione maggioritaria: “Deve essere in grado dicontenere realtà diverse: da Gennaro Migliore ad Andrea Romanoci sia spazio di cittadinanza piena. Uno spazio certo nonesclusivo che però nel Pd non ce l’ha nessuno, neanche ilsegretario”.

E in questo senso va anche la scelta della legge elettorale: “Pd deve avere gli strumentielettorali” per affermarsi e in tal senso è “meglio il premioalla lista che non il premio alla coalizione”.

Sulle primarie ha contestato”il combinato disposto con l’esperienza amministrativa che ha, in alcuni casi, prodotto pasticci:difendo le primarie, ma senza adeguata preparazione qualcuno deinostri si è trovato arreso. Il tema esiste, ma formazionepolitica significa studio, discussione e capacità di ascolto.In molti casi si sceglie con leprimarie. In altri, sceglie il gruppo dirigente”.

E sulla polemica del calo degli iscritti non ha dubbi: “Unadiscussione unpo’ fuori luogo”.Altra questione è quella del rapporto con il sindacato. La prossima settimana “un importantesindacato riunisce centinaia di migliaia di persone in piazza.Noi abbiamo profondo rispetto” dice Renzi, ricordando anche quanto però la piazza abbia mostrato nei giorni trascorsi.

“E’ interessante e anche preoccupantequello che accade a Torino, un rigurgito denso di forza e dipreoccupazione”, è il commento sulla manifestazionedella Fiom a Torino, precisando che”una parte della piazza si rivolta non solo contro leistituzioni ma anche contro il sindacato”.

Sulle politiche del governoin tema di lavoro e legge di stabilità il presidente del Consiglio ha ribadito che “nella legge di stabilità mettiamo le risorse” per la riforma e”dal primo gennaio deve partire la nuova procedura, deve esserechiaro” come funziona il sistema.

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