Napoli Film Festival, “Incontri Ravvicinati” con Giuliana De Sio ed Edoardo Leo

di Gaetano Bencivenga

 Da lunedì 6 ottobre il Napoli Film Festival, che quest’anno ha scelto una formula itinerante tra varie sale e istituti di cultura cittadini, si sposta al Metropolitan di via Chiaia per inaugurare una serie di “incontri ravvicinati” con nomi importanti ma anche emergenti del nostro cinema.

Nel primo caso ci riferiamo all’attrice Giuliana De Sio, mentre nel secondo all’attore e regista Edoardo Leo. La De Sio si intratterrà con il pubblico la sera del 6 ottobre per parlare della sua professione ma anche per raccontare episodi inediti e, sicuramente, emozionanti legati al ricordo di Massimo Troisi, con il quale girò nel 1983 il divertente “Scusate il ritardo”, opera seconda diretta e interpretata dal comico di San Giorgio a Cremano che sarà proiettata al termine dell’intervista.

Originaria di Cava de’ Tirreni, la De Sio, sorella minore della cantante Teresa, ha, sin dagli esordi, mostrato un talento completo evidenziato sia sul grande e piccolo schermo sia a teatro. In televisione conosce proprio i primi successi e la popolarità grazie agli sceneggiati “Una donna” di Gianni Bongioanni (1977), “Le mani spoche” (1978) di Elio Petri, suo compagno dell’epoca, “Cuore” (1984) di Luigi Comencini e “La piovra 3” (1987) di Luigi Perelli. Ma anche il cinema si accorge presto delle sue doti di indubbia versatilità affidandole ruoli da protagonista in commedie come “Io, Chiara e Lo Scuro” (1982) di Maurizio Ponzi, “Speriamo che sia femmina” (1986) di Mario Monicelli, “Se lo scopre Gargiulo” (1988) di Elvio Porta, e in titoli drammatici quali “Cento giorni a Palermo” (1984) di Giuseppe Ferrara, “Uno scandalo perbene” (1984) di Pasquale Festa Campanile, “Cattiva” (1991) di Carlo Lizzani.

Vincitrice di due David di Donatello e un Nastro d’Argento, è ancora molto richiesta in produzioni catodiche (“Furore, Il vento della speranza”, 2014) e teatrali (“Notturno di donna con ospiti”, 2014).

La sera successiva toccherà, invece, a Edoardo Leo salutare gli spettatori della kermesse partenopea.Noto al grande pubblico per aver vestito i panni di Marcello nella terza e quarta serie di “Un medico in famiglia”, si impone come uno dei più originali autori di sceneggiature, che dirige e interpreta anche, reiventando la cosiddetta “commedia all’italiana” grazie all’inserimento di episodi paradossali legati, soprattutto, al disagio giovanile.

“Diciotto anni dopo” (2010), pellicola che sarà proiettata dopo l’incontro, segna il suo debutto dietro la macchina da presa e subito gli fa guadagnare una candidatura al David di Donatello per il regista esordiente. Appare nel cast del controverso “To Rome with Love” (2011) di Woody Allen, mentre apprezzatissima è la sua performance in “Smetto quando voglio” (2014) di Sydney Sibilia. Nel 2014 conduce il concertone del primo maggio in Piazza san Giovanni a Roma.

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