Sparatoria in liceo di Marysville: ragazzo fa fuoco su coetanei, poi si uccide

di Stefania Arpaia

 Seattle. Un nuovo caso di omicidio-suicidio in una scuola statunitense. E torna alla ribalta il problema delle armi diffuse tra minori.

La tragedia è avvenuta in un liceo di Marysville, a nord di Seattle, dove un giovane è entrato nella caffetteria della scuola e ha aperto il fuoco. Ha poi puntato la pistola contro di sé e si è tolto la vita.

Si tratta di Jaylen Fryberg, al primo anno di liceo, che sul profilo Twitter aveva scritto: “Non durerà, non potrà mai durare”, riferendosi probabilmente ad una ragazza. In base ad una prima ricostruzione, sarebbero varie le persone coinvolte durante la sparatoria. Alcuni testimoni hanno riferito che ungiovane sarebbe rimastoucciso.

Altri avrebbero raccontato che il killer non sarebberiuscito a ricaricare l’arma, dando la possibilità ai ragazzi nella caffetteria di fuggire.

Fonti localihanno confermato che il numero dei feriti è pari aquattroe tre sarebbero in gravi condizioni. Gli investigatori stanno indagando sull’accaduto e parlano di ipotesi bullismo: il ragazzo voleva vendicarsi per aver subito atti diarroganza e questo spiegherebbe perchè avrebbe puntato la pistola verso un tavolo del locale, con decisione.

La sparatoria è accaduta alle 10.45. I giovani evacuati dall’edificio sono stati ospitati in una chiesa locale. È stato uno studente ad avvertire la polizia, arrivata sul luogo dopo che Jaylen si era già tolto la vita.

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