Siria, rapiti un parroco e venti cristiani

di Redazione

 Damasco. Un parroco siriano francescano e una ventina di cristiani sarebbero stati rapiti nella valle dell’Oronte, inSiria, al confine con laTurchia.

A dare la notizia il vescovo Georges Abou Khazen, vicario apostolico diAleppoper i cattolici di rito latino, che lo ha annunciato all’agenzia Fides. Il religioso rapito sarebbe padre Hanna Jallouf, parroco nel villaggio di Knayeh.

“Il sequestro collettivo – ha spiegato il Vescovo Khazen – è avvenuto nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre. Al momento non sappiamo chi li abbia sequestrati, se sono stati gruppi di jihadisti o altri. Non riusciamo a contattare nessuno, e non siamo stati contattati da nessuno. Sappiamo soltanto che anche ieri il convento è stato saccheggiato, e altre persone del villaggio si sono nascoste. Tra i rapiti ci sono giovani, sia ragazzi che ragazze”.

Ifrati minori della Custodia di Terra Santasono presenti nella valle dell’Oronte da oltre 125 anni. Prima che iniziasse il conflitto, il convento, il centro giovanile, l’asilo e l’ambulatorio, gestito dalle suore francescane, erano il centro della vita del villaggio. Padre Jallouf si occupava delle attività parrocchiali e dell’oratorio.

Fino al Natale scorso, Knayeh era sotto il controllo dei miliziani dell’Isis, che avevano imposto una serie di limitazioni ai cristiani, tra cui la rimozione delle croci sopra le chiese, il divieto di suonare le campane, la copertura delle statue e l’obbligo per le donne di coprirsi con il velo islamico. Successivamente i jihadisti dello Stato islamico si sono spostati più a est, e a loro sono subentrati i qaedisti di Al Nusra. Recentemente i miliziani che controllano il villaggio avevano sequestrato il passaporto a Padre Jallouf.

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