Pensioni a nazisti espulsi: soldi per lasciare gli Usa

di Redazione

 Jakob Denzinger a 90 anni vive in Croazia e riceve dagli Stati Uniti una pensione di 1.500 dollari al mese, retribuzione per il suo lavoro di imprenditore ad Akron, in Ohio.

Ma nella vita “precedente” Akron era stato una delle guardie di Auschwitz. Ora, rivela l’agenziaAssociated Press, emerge che oltre a lui anche decine di sospetti criminali di guerra nazisti hanno goduto dello stesso trattamento, e che le pensioni sono state pagate con la benedizione del Dipartimento alla Giustizia, che le ha usate come merce di scambio per i nazisti che accettavano di andarsene dagli Usa. Pagati almeno 1,5 milioni di dollari dei cittadini a stelle e strisce.

Denzinger, infatti, ha vissuto in Ohio fino al 1989 quando, dopo essere stato scovato da una delle varie associazioni che vanno a caccia di nazisti. Allora il Dipartimento di Giustizia gli offrì di mantenere la propria condizione nella previdenza sociale americana se avesse accettato di andarsene, o di fuggire prima della deportazione in Germania.

Come l’ex guardia di Auschwitz, in molti alla fine della Seconda Guerra Mondiale avevano mentito al momento dell’immigrazione negli Stati Uniti e, con il passare del tempo, ne erano diventati cittadini. Tra questi: i guardiani dei campi di sterminio; un membro delle SS che era presente durante il massacro del Ghetto di Varsavia, dove morirono almeno 13mila ebrei; uno scienziato missilistico tedesco accusato di aver usato schiavi per costruire i V2 che bombardarono Londra e che in seguito collaborò con le missioni Apollo della Nasa.

Ap sottolinea come almeno 38 dei 66 sospetti nazisti fuoriusciti dagli Usa a partire dal 1979 abbiano mantenuto la propria pensione. Alcuni ne hanno beneficiato a partire da appena 15 anni fa.

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