Hacker attaccano Casa Bianca: due settimane di disservizi

di Stefania Arpaia

 Washington. Un attacco “consistente” e pericoloso quello commesso ai danni del sito della presidenza degli Stati Uniti.

“Normalmente attaccata dagli hacker di tutto il pianeta” riferiscono fonti della Casa Bianca, ma questa volta l’assalto sarebbe stato particolarmente intenso, “mettendo ko” il sito web per giorni. La rete colpita è la Eop, executive office of the president.

“I nostri computer e il nostro sistema non sono stati danneggiati- precisano fonti provenienti dalla White house -anche se alcuni elementi del nostro network non coperto hanno ricevuto un danno. La mancanza di connessione e il black-out temporaneo della rete sono misure che noi abbiamo deciso di implementare per difenderci”.

Il sistema infatti si sarebbe automaticamente bloccato al momento dell’attacco, provocandone l’interruzione. Si ipotizza che il suo completo ripristino avverrà entro due settimane, un disagio di non poco peso per i servizi di sicurezza di Obama. L’episodio, accaduto lo scorso martedì, ha necessitato dell’intervento di Fbi e Nsa.

Intanto inzia la lista dei possibili responsabili: in pole position i “pirati” russi, probabilmente vicini ai servizi segreti di Mosca. Già in passato sarebbero stati accusati di aver tentato di violare i sistemi informatici Usa. Nel mirino dei sospetti anche gli hacker cinesi.

Intanto, Obama chiede maggiore sicurezza: previsti 6mila uomini agli ordini del Cyber command entro il 2016.

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