Corvino: “Il presidente Cantone incontri il vero popolo di Casale”

di Redazione

 Casal di Principe. “A volte ho più rispetto dei casalesi che dei colletti bianchi, perché gli uni li guardi negli occhi e sai che sono tuoi nemici, mentre non puoi dire lo stesso degli altri”.

E’ la provocazione del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, durante l’incontro “Alle radici della corruzione”, tenutosi all’Università Luiss di Roma con gli studenti. Parole sulle quali esprime “rammarico” Elisabetta Corvino, ex candidato sindaco, che spiega: “In qualità di cittadina di Casal di Principe, e con molta umiltà, mi permetto di esprimere il mio rammaricoa seguito delle parole pronunciate dal presidente Cantone. Anche se certamente nelle sue intenzioni intendeva riferirsi esclusivamente alle personeaffiliate al clan, sento il dovere di richiamare la sua attenzione sul termine ‘Casalesi’, utilizzato troppo spesso come referente semantico di un clan, trascurando la circostanza che i ‘Casalesi’ sono i cittadini di Casal di Principe, la cui unica colpa è quella di essere nati in un tempo in cui una terra meravigliosaè stata sfigurata dalla camorra. Pertanto, tutti i cittadini, buoni e cattivi, eredi delle colpe di pochi uomini, vengono racchiusi nel marchio infamante: ‘casalesi’”.

“Ma casalesi – spiega Corvino – non è il nome di un clan, è il nome di un popolo, come recita uno slogan coniato dalla ribellione della coscienza collettiva, diventato il manifesto dei cittadini di Casal di Principe”. E qui Corvino si rivolge a Cantone: “Ci aiuti a spezzare una volta per tutte il cerchio del pregiudizio che ha condannato un intero popolo e che tante ricadute ha avuto nella sua vita sociale, affettiva e lavorativa. Lo invito ufficialmente a conoscere una delle tante realtà casalesi, la Polisportiva San Nicola, una squadra di calcio di ragazzi della parrocchia di Don Peppe Diana che sulla propria maglietta reca proprio la scritta ‘Casalesi è il nome di un popolo’”.

“Con la speranza di avere l’onore di incontrarlo con i ragazzi della squadra della quale sono dirigente accompagnatrice e con il desiderio di avereil suo rispetto, in quanto casalese gli testimonio stima infinita per l’alto profilo professionale e per il suo impegno lodevole nella lotta alla corruzione”, conclude Corvino.

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