30 anni dalla scomparsa di Eduardo: celebrazioni a Napoli

di Redazione

 Napoli. Con una significativa e appassionata testimonianza, come donna ma soprattutto come attrice, Isa Danieli ricorda il grande Eduardo De Filippo a trent’anni dalla scomparsa.

L’iniziativa, voluta e organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, dedica a Eduardo la sala della direzione della Lucchesi Palli (sezione di Arti e Spettacolo). Una scelta non casuale visto che la Lucchesi Palli è stata diretta per oltre trent’anni da Salvatore Di Giacomo, poeta molto amato dal giovane Eduardo. Lo stesso autore di “Filumena Marturano” pochi mesi prima di morire, era il 5 aprile 1984, inaugurò le celebrazioni della Biblioteca partenopea per il cinquantenario della morte di Salvatore Di Giacomo. Il recital di Isa Danieli è l’ideale prosecuzione della mostra (in corso fino all’8 novembre) allestita dalla biblioteca per ricordare Eduardo.

Il materiale esposto nella mostra proviene dall’Archivio De Filippo, vastissimo fondo di proprietà della Fondazione omonima, trasferito alla Biblioteca Nazionale di Napoli per volontà degli eredi, in particolare del figlio Luca, e in fase di sistemazione presso la sezione Lucchesi Palli.

Intanto, Filumena Marturano torna a vivere nei vicoli di Napoli con Eduardo De Filippo. In occasione del trentennale della morte del grande artista napoletano verrà affissa una targa in sua memoria a via San liborio alle 11.30, alla presenza di Antonietta Musella, una donna del vicolo che afferma di aver conosciuto la “vera Filumena Marturano”.

“Dove non c’ è luce a mezzogiorno, d’ estate non si respira e d’ inverno il freddo fa battere i denti”. Così scriveva Eduardo. Questo era nel ’46 vico san Liborio, casa Marturano, a due passi dalla Pignasecca e dei Quartieri Spagnoli.

Una vita da vicolo dove la Signora Antonietta Musella racconta di aver conosciuto personalmente Filumena Marturano:“era ‘na guagliona di diciassette anni. La commedia racconta la sua storia vera. Sentite a me: durante la guerra, la figlia era ammalata ed era povera, per questo lei faceva la “bella ragazza”, è esistita veramente io l’ho conosciuta e i miei genitori me ne parlavano sempre”.

“Adesso in quel posto in quella che era “casa Marturano” – raccontano Gianni Simioli della radiazza e Francesco Emilio Borrelli dei Verdi che sono andati sul posto – c’è una edicola votiva vuota e un deposito quasi sempre chiuso. Perchè a questo punto non dedicare una targa alla nostra Filumena per darle l’importanza che merita e attrarre turisti e curiosi in questa zona? E’ questa l’idea che si concretizzerà domani, venerdì 31 ottobre alle 11.30 proprio a Via San Liborio in occasione del trentennale della morte di Eduardo de Filippo. Sarà affissa una targa in quello che è stato il basso dove è nata e vissuta Filumena Marturano protagoniste di una delle opere più belle dell’autore napoletano”.

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