Scuola Polizia Penitenziaria, Russo interroga il ministro Orlando

di Nicola Rosselli

Paolo Russo Aversa. “Con nota del 9 ottobre 2014, indirizzata ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del Comparto Ministeri e dirigenza penitenziaria, il vicecapo vicario del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano, …

…ha comunicato di avere attivato le procedure finalizzate alla soppressione della Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di Polizia e del personale dell’amministrazione penitenziaria di Aversa”. Inizia con queste parole l’interrogazione urgente che il deputato di Forza Italia Paolo Russo ha rivolto al ministro della Giustizia, Andrea Orlando,per cercare di scongiurare la chiusura della scuola aversana.

Una partita che sta giocando anche chi quella scuola ad Aversa la fece arrivare quando era sottosegretario alla giustizia, il più volte parlamentare Pasquale Giuliano. “A sostegno di tale decisione, nella nota suddetta, – scrive Russo – sono state richiamate “le direttive del Governo per la riduzione delle spese non vincolate, l’attuale numero di scuole di formazione e aggiornamento di cui dispone l’Amministrazione, la riduzione strutturale delle autorizzazioni ad assumere, l’esigenza di proporzionare le risorse umane e materiali impegnate nel settore della formazione del personale”.

Per di più, è stato precisato sempre nella nota in questione, la cessazione della Scuola di Aversa “è stata pensata” anche con riferimento alla necessità di porre a disposizione del neoistituito Tribunale Napoli-nord, allocato nello stesso immobile della Scuola, ulteriori spazi”.

“La notizia della soppressione della Scuola di Aversa – sempre secondo il deputato azzurro – è stata accolta con grande amarezza e, soprattutto, con forti e stizzite reazioni da parte non solo degli aversani ma di tutto il popoloso Agro, che ha visto evede nella Scuola una istituzione di cui menar vanto, oltre che un prestigioso e visibile presidio di legalità ed una leva non secondaria per lo sviluppo di un territorio che oramai da decenni si sente tradito, abbandonato e vilipeso. Va ricordato che lacittà di Aversa, sin dal 2002, grazie anche al costante e incessante impegno dell’allora senatore Pasquale Giuliano, ospita la Scuola di formazione e aggiornamento del corpo di polizia e del personale dell’amministrazione penitenziaria ed è allocata (da poco più di un anno, insieme al tribunale di Napoli-nord) nello splendido complesso monumentale di impronta vanvitelliana denominato ‘Castello aragonese’, che ha beneficiato negli anni passati di onerosi e consistenti interventi, i quali, oltre a riportarlo all’antico splendore, ne hanno notevolmente migliorato funzionalità e accoglienza”.

“Le esigenze esposte nella nota del dottor Pagano – conclude Russo – sono in gran parte fondate, ma comunque tali da non giustificare in alcun modo la soppressione di una Scuola diventata per la didattica e per i numerosi convegni e seminari che ospita frequentemente punto di riferimento nazionale e prestigioso luogo di crescita professionale, culturaleesociale. Ferme restando le giustificate e condivisibili necessità di porre a disposizione del Tribunale Napoli-nord ulteriori spazi, risulta all’interrogante che l’Amministrazione comunale di Aversa, a conferma del forte sostegno dato sempre alla Scuola e allo scopo di scongiurarne la soppressione, ha messo a disposizione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria un capiente e prestigioso edificio sito all’interno del complesso della “Maddalena”, esteso vari ettari e adibito nel lontano passato ad ospedale psichiatrico. Per di più, risulta all’interrogante, sempre l’Amministrazione comunale di Aversa si è dichiarata pronta e disposta a ristrutturare a proprie cure e spese, secondo le indicazioni che è pronta a recepire, l’intero suddetto immobile per adattarlo alle esigenze della Scuola. E’ di tutta evidenza che tale immediata e concretadisponibilità consente all’Amministrazione penitenziaria di mantenere in vita, a costo zero, la Scuola ad Aversa, anche tenendo presente le richiamate direttive governative di un generale e severo programma di ristrutturazione del comparto didattico, e soprattutto di “ripagare” un territorio che ha in ogni momento ha mostrato sostegno, calore e riconoscenza al Corpo di polizia penitenziaria”.

Da queste considerazioni, la richiesta di sapere “se il Ministro è a conoscenza dei fatti più sopra esposti; se il Ministro realmente ha disposto di sopprimere la Scuola di polizia penitenziaria di Aversa; se, in caso positivo, alla luce della pronta e concreta disponibilità offerta dall’Amministrazione comunale di Aversa, non ritenga di rivedere una decisione che penalizza una Città ed un territorio che hanno sempre entusiasticamente e concretamente mostrato vicinanza, sostegno ed attaccamento alla Scuola penitenziaria”.

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