La Casa dell’Acqua approvata grazie all’emendamento di Cella

di Antonio Arduino

 Aversa. L’emendamento al bilancio 2014 proposto da Salvino Cella per realizzare una “Casa dell’Acqua” diventa realtà e se ne parlerà nel pomeriggio di venerdì, a partire dalla ore 18.30, nella libreria sociale “Il Dono” di piazza Don Diana.

L’associazione “Convergenze” illustrerà quella che rappresenta una nuova cultura del consumo dell’acqua presente già in molte città della penisola, dove le case dell’acqua sono state realizzate da privati in collaborazione con le amministrazioni comunali.

Ad Aversa sta per nascere la prima casa dell’acqua su iniziativa comunale grazie all’approvazione di un emendamento al bilancio di previsione del 2014 presentato dai quattro consiglieri di opposizione Cella, Candida, Pandolfi e Villano, primo firmatario Cella, passato anche con il voto positivo della maggioranza che prevede l’utilizzazione di 10mila euro destinati all’acquisto e alla messa in sede della struttura.

“Obiettivo dell’emendamento e – aveva affermato Cella, presentando la richiesta all’Assise – quello di incentivare l’uso dell’acqua potabile proveniente dalla rete idrica cittadina così da ridurre fino a cancellare la spesa delle famiglie per l’acquisto di acque minerali”.

Questo perché la casa dell’acqua è molto di più di una fontana. Pur essendo simile ad un chioschetto per la vendita di bevande la casa dell’acqua è un moderno impianto per la distribuzione di acqua naturale e frizzante, ottenuta depurando quella della rete cittadina, posizionabile all’interno di parchi e spazi verdi, realizzato in decine di modelli che permettono di armonizzare la struttura all’ambiente scelto.

La realizzazione delle case dell’acqua ad Aversa era stata sollecitata anche dall’Associazione Convergenze gestrice della libreria e biblioteca sociale ‘Il Dono’ che questa sera illustrerà le finalità dell’iniziativa dando anche indicazioni sull’uso corretto della struttura che, diventando consuetudine per i cittadini, permetterà realmente di incentivare l’uso dell’acqua potabile proveniente dalla rete idrica che offre ampie garanzie di tutela della salute essendo buona, sicura e ottima da bere perché certificata da rigorosi controlli periodici dell’Asl, che ne certificano le caratteristiche chimico-fisiche, la purezza e la qualità.

Entrando in funzione la nuova struttura, i cittadini potranno prelevare acqua in quantità rispondente alle loro esigenze utilizzando preferibilmente bottiglie di vetro, così da poterle riutilizzare ed eliminare l’uso delle bottiglie di plastica che hanno necessità di essere smaltite, pagando pochi centesimi ed ottenendo una grossa economia familiare. Il ricavato potrebbe essere utilizzato per aumentare il numero delle case dell’acqua o per altre iniziative di carattere sociale, come avvenuto nelle città in cui il sistema è già attivo.

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