Il 10 ottobre la fine dell’amministrazione Sagliocco? Macché!

di Antonio Arduino

 Aversa. “Venerdì 10 ottobre ultimo giorno dell’amministrazione Sagliocco”. Dovrebbe essere questo l’esito del Consiglio comunale sul bilancio che sarà portato in aula dall’assessore Guido Rossi se la coerenza contasse qualcosa in politica.

In realtà, sarà il giorno in cui quella parte di Forza Italia che compone la maggioranza perderà completamente la faccia e la credibilità agli occhi degli elettori, perché, dopo aver criticato la gestione del sindaco in questi primi due anni e mezzo di governo, dopo avere più volte dichiarato l’assenza di colloquio con il primo cittadino, descritto sui media come un podestà, prova a fare il braccio di ferro minacciando l’assenza alla prima seduta del Consiglio, ritenendo così di imporre quell’azzeramento della giunta chiesto per ottenere quell’assessorato che rivendica, a torto o a ragione non spetta a noi dirlo, lasciato libero da Andrea Buondonno.

Una prova di forza che dovrebbe piegare Sagliocco ai voleri di Forza Italia ma che, come ampiamente dimostrato dal sindaco, non dovrebbe avere successo perché, a nostro parere personale, il primo cittadino non è disponibile a sottostare a operazioni di questo tipo.

Ne segue che i componenti di quella parte di Forza Italia che, ad oggi, afferma di far parte della maggioranza dovrebbe assentarsi anche nella seconda seduta del Consiglio finalizzata ad approvare il bilancio facendo, così, il gioco dell’opposizione che mira a chiudere l’esperienza del sindaco in carica.

E allora se questa fosse davvero la scelta degli azzurri della maggioranza viene logico chiedere perché dare il via ad una prova di forza che si dimostra perdente in partenza, dal momento che la minaccia di non partecipare alla seduta, se non fosse stato fatto prima l’azzeramento della giunta e il rinnovo dell’esecutivo, non ha scosso minimamente il primo cittadino che è andato avanti, come è solito affermare, a carro armato?

Possibile che i forzisti non si siano resi conto che Sagliocco non potrà accettare la loro imposizione senza, poi, dover essere costretto a cambiare modo di amministrare avendo dato prova che, per difendere la poltrona, è ‘ricattabile’ come tanti altri politici?

Considerando che un rinvio di ventiquattr’ore del Consiglio non potrà modificare il carattere né la personalità del primo cittadino – che se avesse voluto accettare compromessi non avrebbe aspettato di farlo sul filo di lana, trovando modo di operare il cambiamento salvando capra e cavoli – riteniamo che se i consiglieri di Forza Italia sono davvero desiderosi di dare il via ad un cambiamento nella gestione della città, se non condividono la progettualità espressa dal documento contabile amministrativo del bilancio, se non si ritengono rappresentati nell’esecutivo, debbano essere presenti al Consiglio comunale per votare ‘No’ insieme ai componenti dell’opposizione. Solo così dimostrerebbero di fare gli interessi della città e non avere ambizioni di poltrone.

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