Della Valle: “Il sindaco preferisce più le passerelle televisive”

di Redazione

 Aversa. Il sindaco è in politica da 40 anni e sa benissimo che ci sono delle regole non scritte che valgono sempre. Il numero legale lo mantiene la maggioranza, non l’opposizione.

Dal punto di vista pratico quello di venerdì mattina è un semplice rinvio. Quindi non capisco perché accapigliarsi. Politicamente è emersa una maggioranza esigua e poco compatta che si tiene unita, per il momento, solo con la promessa di assessorati dirigenze e strapuntini vari. Mi sembra evidente che si vuole spostare l’attenzione su quello che è successo nei corridoi durante la chiamata del numero legale per distogliere l’opinione pubblica da quello che è accaduto negli ultimi 10 giorni.

I cittadini sono esausti di questo modo di fare la politica. Il motivo per il quale negli ultimi anni l’anti politica è riuscita a prendere consensi è proprio questo. Comunque, a mio avviso il rispetto dell’istituzione ‘Consiglio Comunale’ si esplicita revocando qualsiasi impegno quando è convocato un civico consesso, soprattutto se all’ordine del giorno c’è il bilancio che incide su tutti i cittadini e sul futuro della città con imposte e opere pubbliche.

Tra un’apparizione televisiva di cinque minuti e il Consiglio comunale personalmente avrei scelto 100 volte il compito istituzionale. Il sottoscritto fa parte di un’opposizione corretta e seria che è sulla buona strada per unirsi definitivamente e creare un’alternativa valida, nonostante il nervosismo emerso in qualche video. Personalmente non accetto ‘patenti’ sul rispetto istituzionale da nessuno.

Soprattutto da chi più volte in questi 30 mesi ha mortificato il Civico consesso con ripetuti espropri di compiti e funzioni. L’episodio di venerdì mattina è servito ad evidenziare alla città che le passerelle televisive, e non, sono molto più attrattive del Consiglio più importante dell’anno. Altro che senso di responsabilità!

La confusione e il malcontento non può generarlo l’opposizione a cui spetta solo il compito di proporre e controllare. Il malcontento scaturisce dalle cose fatte male o non fatte messe in campo da chi amministra cioè da chi assume le decisioni. L’organo supremo che giudicherà è come sempre il corpo elettorale che si esprimerà in primavera anche su questa amministrazione.

Il consigliere comunale Gino Della Valle

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