Casa dell’Acqua, il Consiglio approva iniziativa de “Il Dono”

di Livia Fattore

 Aversa. Grazie ad uno dei pochissimi emendamenti al bilancio 2014 approvato all’unanimità, su richiesta delle opposizioni, finalmente anche i cittadini aversani potranno avere la loro ‘Casa dell’Acqua’.

A lanciare l’idea, che consentirà un risparmio non solo economico, ma anche di produzione di materiale plastico, due anni fa, il professore Fortunato Allegro, docente di filosofia, presidente dell’associazione ‘Convergenze’, che, attualmente, gestisce la libreria sociale “Il Dono”, in piazza Don Diana, adAversa, nell’ex sede del liceo artistico.

L’intero Consiglio comunale, all’unanimità, ha fatto propria l’esigenza dei cittadini aversani di ottenere una struttura che consentirà un risparmio sia di tipo economico,riducendo il ricorso all’acquisto di acqua imbottigliata, sia di tipoambientale, riducendo drasticamente il numero di bottiglie in Pet conferite in discarica.Dopo il sì da parte dell’Assise, l’associazione promotrice preannunzia su questo tema un incontro nella sede dellalibreria ‘Il Dono’.

“Nell’occasione – afferma Allegro – saranno illustrati idettagli dell’intera operazione affinché, com’è auspicabile, essa possa avere la massima diffusione tra la popolazione coinvolgendola anche nella sceltadel luogo fisico dove installare la prima ‘Casa dell’acqua’ della città di Aversa”.

Ma cos’è una Casa dell’Acqua? A rispondere sempre il docente aversano: “Una ‘Casa dell’acqua’, è più di una semplice‘fontanella’ messa a disposizione dei cittadini. Si tratta d’impianti moderni,certificati e controllati per la distribuzione di acqua naturale e, soprattutto, frizzante, costruiti preferibilmente all’interno di parchipubblici, spazi verdi in generale, nei pressi dei centri storici o nelle areead alta densità abitativa, che in poco tempo diventano punti di aggregazioneeriqualificazione del territorio. Questi impianti distribuiscono la stessa acquadell’acquedotto cittadino, garantendone la stessa qualità e purezza, a un costo irrisorio. In provincia di Caserta iniziative analoghe sono state giàrealizzate nei comuni di Camigliano e Maddaloni, con un ottimo riscontro daparte delle popolazioni locali”.

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