“Canzone d’Ajere”, Peppe Cirillo dal vivo al Teatro Cimarosa

di Livia Fattore

 Aversa. E’ “Canzone d’Ajere” il significativo titolo del concerto che Peppe Cirillo, napoletano, ma aversano d’adozione, terrà il 17 ottobre prossimo, con inizio alle ore 21, nella splendida cornice del Teatro Cimarosa di Aversa.

Concerto che sarà aperto da quello che è un vero cammeo prezioso, un piccolo capolavoro musicale “A Maddalena”. Un titolo significativo in questo momento in città, dove si discute del futuro dell’ex ospedale psichiatrico, anche se la Maddalena evocata e descritta da Cirillo è lo storico quartiere commerciale napoletano dove il pezzo è diventato una sorta di inno. Con lui due ospiti d’eccezione come Mario Maglione e il complesso “Il Giardino dei Semplici”.

Una vera goduria non solo per i nostalgici rivedere all’opera il gruppo che ha portato al successo canzoni come Miele, Tu can un chiagne, M’innamorai, Vai e Concerto in La minore. Ad accompagnare Peppe Cirillo un gruppo di musicisti di tutto rispetto: Pino Tafuto al pianoforte, Sasà Piedepalumbo alla fisarmonica, Roberto Giangrande al contrabbasso, Franco Ponzo alle chitarre, Pino Ciccarelli al sax, Gianluca Mirra alla batteria e Vittorio Orabona al mandolino. Peppe Cirillo presenta in anteprima quello che diventerà a breve il suo quarto cd, “Canzone D’Ajere”.

“Nasco – ha dichiarato il musicista aversano – come autore da sempre. Poi nel 2010 mi sono messo in gioco anche come cantante incidendo il mio primo cd, ‘Terra di Nessuno’, nel quale in nove canzoni da me scritte e suonate ho cercato di raccontare vizi e virtù di Napoli, la città nella quale sono nato. Dopo un anno è arrivato ‘Più a sud’ e dopo due anni ‘Sono favole’ nel quale ho descritto i sogni dei bambini e magari anche dei più grandi”. Quando gli chiediamo se si definisce un neomelodico, risponde: “Vengo da una famiglia di musicanti che sono quelli che suonano tutto ad orecchio. Mi sento un cantautore che viene dal filone di De Crescenzo, Daniele e Buonocore (e c’è da dire che queste sonorità ci sono tutte nelle sue note, ndr). Scrivo in napoletano che credo sia la lingua internazionale e poi in italiano. Il neomelodico è un cattivo fenomeno che ha mortificato al canzone napoletana. Ci sono bravi musicisti che fanno musica ad alto livello ma non hanno visibilità per il semplice fatto che non hanno mezzi finanziari per proporsi e farsi conoscere. Venerdì presento brani inediti nella città in cui vivo da trent’anni. Mi accompagneranno ottimi musicisti che calcano le stesse scene di artisti molto importanti come Lina Sastri e Gino Paoli”.

I biglietti si possono acquistare al botteghino del Teatro Cimarosa.

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