Bagarre in Consiglio, le accuse di Capasso

di Antonio Arduino

 Aversa. Le accuse lanciate dai consiglieri di Forza Italia Dello Vicario e Della Valle su un presunto mancato rispetto delle regole da parte del sindaco Sagliocco che avrebbe anteposto la sua presenza in una diretta televisiva a quella nel consiglio comunale convocato per votare il bilancio, …

… creando le premesse alla conclusione dell’assise con un nulla di fatto, decretata per mancanza di numero legale dopo circa un’ora da quella fissata (ore 10 con inizio effettivo alle ore 10,35) per l’avvio dei lavori, scatenano la reazione di Rosario Capasso, capogruppo del partito Noi Aversani aderente alla maggioranza.

“Ringrazio la minoranza uscita dalle urne, rappresentata venerdì in aula da Cella, Candida, Pandolfi e Villano, che – esordisce – con la loro presenza, inizialmente, hanno reso possibile dare avvio al consiglio sul bilancio che è un momento importantissimo per la vita della città, cosicché un confronto anche se a muso duro, fatto nell’ottica di grande civiltà e rispetto delle parti, è sempre bene accetto. Non così quando si superano i limiti, come sono stati superati dai consiglieri che hanno dato vita ai tafferugli verificatisi nei corridoi, basati non sul fatto politico ma su fatti personali”.

“Allora – dice – mi sento mortificato perché, come consiglieri, dobbiamo dare l’esempio di comportamento ai cittadini. Se non siamo capaci di dare un buon esempio abbiamo fallito, a prescindere dal partito o dal colore politico”. “Così quando accadono episodi come quelli che si sono verificati dietro le quinte dell’aula consiliare di cui sono stati protagonisti consiglieri ufficialmente assenti all’assise che, ricordo, è l’unico luogo deputato a discutere di argomenti che riguardano la vita amministrativa di Aversa, ritengo – afferma Capasso – sia mortificante per tutta la classe dirigente di una città”.

“Se poi si cerca con espedienti di creare problemi alla maggioranza devo osservare – continua – che questo non è politica ma è un tecnicismo che fa emergere il lato debole di una opposizione che se avesse avuto elementi validi per contrastare la maggioranza avrebbe dovuto metterli sul tappeto nell’aula consiliare e non fare il possibile per impedire il confronto obbligando il presidente Stabile a chiudere la seduta per mancanza del numero legale”.

“Un numero legale che – ricorda il capogruppo di Noi Aversani – è stato garantito dal consigliere Cella che da candidato sindaco opposto a Sagliocco aveva aderito alla richiesta fatta dal sindaco in carica di consentirgli un ritardo di mezz’ora per poter essere presente ad una diretta televisiva nazionale in cui avrebbe, come ha fatto, affrontato un problema qual è il futuro dell’area della Maddalena che ormai ha travalicato i limiti locali e che quindi aveva necessità di essere chiarito sui media nazionali”.

“Il consigliere Cella questa necessità l’aveva compresa ed aveva agito in maniera non solo politicamente corretta, ma anche nel rispetto dei rapporti tra persone, perché prima di essere esponenti politici di un partito i consiglieri sono persone”, osserva Capasso, facendo riferimento al fatto, testimoniato dai tanti presenti nel corridoio al momento dell’episodio, che Cella sarebbe stato sollecitato dai consiglieri ufficialmente assenti a chiedere il numero legale prima della scadenza del tempo di attesa del sindaco concesso al presidente dell’assise prima di chiedere la conta.

“Se gli altri consiglieri di opposizione avessero ritenuto di dover dare il loro parere sul bilancio avrebbero dovuto essere presenti in consiglio ed esporre le loro perplessità ai componenti dell’assise, non cercare di invalidarla, perché il bilancio dovrà comunque essere discusso in consiglio comunale. Cosa che si farà venerdì con o senza la presenza dei componenti dell’opposizione”, conclude Capasso.

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