Faida nel Pd, i consiglieri: “Un Villano per commissario?”

di Redazione

 Sant’Arpino. La grande attenzione di Marco Villano commissario del Pd di Sant’Arpino, o presunto tale, in quanto non risulta una sua nomina, per le vicende del Pd di Sant’Arpino, è ammirevole.

Non soddisfatto di essere stato assente per quasi nove mesi dalle vicende locali, è arrivato addirittura ad ammonire minacciando l’eventuale espulsione di consiglieri comunali iscritti al Pd che si dovessero permettere di votare il Bilancio di previsione della giunta Di Santo. Stiamo davvero tremando dalla paura! Il suo talento pedagogico è straordinario e su alcuni ha l’effetto della famosa torpedine di Socrate.

Anche se per mesi ha potuto contare su informazioni, confidenziali e molto dettagliate, (da parte di chi?) pensiamo che prima di lanciarsi su giudizi sul bilancio del Comune di Sant’Arpino, debba quanto meno verificare di persona sempre che ne sia tecnicamente capace, invece di lasciarsi sedurre da persone che il popolo di Sant’Arpino ha relegato da anni all’opposizione, non ritenendoli idonei a guidare la cosa pubblica. Noi pensiamo che chi chiede condivisione nelle scelte strategiche e la convocazione di un’assemblea per decidere la linea del Pd, oltre che la creazione di spazi di agibilità politica, non sia un pericolo da allontanare ed espellere, ma gente da tenere ben stretta.

Tra l’altro, durante la sua colpevole ed ingiustificata assenza, si sono svolte consultazioni interne, dove le componenti da “espellere” sono risultate largamente maggioranza, ma cosa ancora più grave, la sua assenza e il suo silenzio assordante non hanno impedito al Partito, alle elezioni europee, di ottenere un risultato brillante proprio con il contributo determinante dei “reietti”, che adesso sono oggetto della pulizia etnica del Villano del Villaggio.

Suggeriamo quindi al novello censore, Villano, di discutere con le oltre cinquecento famiglie che hanno risposto in maniera entusiastica, per la prima volta a Sant’Arpino, ai rilevatori del Bilancio Partecipato. Gli consigliamo di confrontarsi con tutti i cittadini che hanno suggerito, sollecitato, anche criticato, ma complessivamente dato un giudizio positivo dell’attuale amministrazione.

I risultati di questo lavoro non solo sono presenti nel bilancio di previsione 2014, ma saranno illustrati in un apposito convegno. Questo è il sale e l’essenza della democrazia, il resto è solo espulsione a gentile richiesta di chi pone problemi al manovratore.

Siamo seriamente preoccupati per il futuro di Sant’Arpino visto che le famiglie, le imprese e il lavoro non trovano spazio nell’agenda del Villano commissario. La sua retorica, condita con tendenziose inesattezze, non ci seduce e siamo certi che non sia apprezzata nemmeno dalla maggioranza dei santarpinesi. Suggeriamo quindi al Villano di occuparsi più attentamente di ciò che la sua carica di “commissario” (?) dovrebbe suggerirgli e non lasciarsi andare a speculazioni dettate probabilmente ed esclusivamente dalle imminenti scadenze elettorali.

I consiglieri comunali ed assessori iscritti e simpatizzanti Pd della coalizione “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”

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