Terra dei Fuochi, il ministro Martina: “Governo mantiene alta l’attenzione”

di Redazione

 Parete. “Sulla questione Terra dei Fuochi il Governo mantiene alta l’attenzione. E in questo senso è stato davvero positivo affidare il coordinamento di tutte le attività di monitoraggio ambientale al Corpo Forestale dello Stato”.

È quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, in visita a Parete (Caserta) per presentare il Decreto “Campo Libero”.

Il responsabile del Mipaf ha fatto tappa alla Cooperativa Sole di Parete, azienda che vanta il maggior fatturato nel comparto agricolo tra quelle casertane e che esporta i suoi frutti, in particolari fragole e pesche, in tutta Europa. “Questa coop – dice Martina – è l’esempio per tutta l’Italia di come si possano raggiungere risultati eccezionali coniugando qualità e mercato, a prescindere dal territorio. E qui nel Casertano ci sono tante eccellenze da valorizzare”.

La coop ha 150 soci e un fatturato di 27,5 milioni di euro, ma il dato paradossale è che appena l’1% di esso è prodotto in Campania, la gran parte è tutto frutto delle esportazioni. Il direttore Pietro Paolo Ciardiello spiega la circostanza parlando di “una diffidenza ancora molto diffusa tra i nostri concittadini consumatori per via di campagne stampa denigratorie e non vere. Eppure quest’anno abbiamo già avuto circa 200 controlli nella nostra azienda, e tutti hanno dato esito ampiamente positivo sulla bontà dei prodotti”.

Lo stesso ministro afferma che “prodotti commercializzati sono sicuri” mentre il sindaco di Parete, Raffaele Vitale, afferma che “l’agricoltura è fondamentale proprio per evitare l’inquinamento ambientale”. Martina illustra poi il decreto che “per la prima volta, con agevolazioni fiscali per i neo-assunti – dice – in particolare gli sconti Irap, incentiva le assunzioni nel settore agricolo; le nuove norme – prosegue – favoriscono inoltre la competitività delle imprese con lo strumento del credito di imposta. Questi risultati sono stati possibili grazie alla sinergia e al lavoro di squadra tra Ministero ed enti del territorio, come la Regione”.

Per quanto riguarda la filiera bufalina, il Decreto, così come più volte richiesto dall’assessore regionale Daniela Nugnes, presente all’incontro, ha introdotto la tracciabilità obbligatoria, per garantire che la mozzarella di bufala sia prodotta solo con latte proveniente dall’area dop, e ha cancellato la previsione contenuta nel decreto del 2008 firmato dall’allora ministro leghista Zaia che prevedeva il doppio stabilimento per i caseifici che volessero produrre mozzarella di bufala e mozzarella normale. Oggi la doppia produzione può avvenire nello stesso stabilimento ma le linee produttive devono essere rigidamente separate per non incorrere in sanzioni che arrivano fino alla chiusura dello stabilimento.

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