Recale, danni ingenti dopo alluvione: Vestini chiede stato di calamità

di Redazione

 Recale. La bomba d’acqua che si è riversata sui comuni del casertano sabato 6 settembre ha provocato ingenti danni.

Strade che sono presto diventate dei fiumi in piena travolgendo ogni cosa e provocando danni ad abitazioni di privati ed attività commerciali. Anche Recale è stata colpita duramente dalle intense piogge. Sfiorata la tragedia in vico Andreozzi dove si è aperta una voragine nella quale è caduta un’auto con conducente. Fortunatamente incolume il conducente e macchina rimossa grazie al carro attrezzi attivato dall’assessore Rossi presente sul posto con l’ingegnere Lamberti. Sono eventi poco prevedibili e di natura eccezionale ma che, nell’ultima estate, si sono verificati già diverse volte.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Patrizia Vestini, ha deciso di avviare l’iter per la richiesta dello stato di calamità ed inoltrerà richiesta di risarcimento danni alla Regione Campania ed allo Stato. Una procedura che può durare oltre un anno ma che necessita di opportuni controlli e verifiche. Il sindaco Vestini ha così chiarito: “una pioggia d’intensità eccezionale ha inondato molte strade della città andando a danneggiare abitazioni private, automobili ed esercizi commerciali della zona più a sud e quindi più bassa. Recale, come gli altri comuni limitrofi, deve chiedere lo stato di calamità. Un’estate anomala, per quantità di pioggia caduta, che ci ha messo già diverse volte di fronte a scenari apocalittici post alluvioni. Invece di perder tempo a polemizzare con chi, credendo di fare il capopopolo, sta aizzando i cittadini contro gli attuali amministratori al fine di compiere il più stupido sciacallaggio politico, stiamo lavorando con l’ufficio tecnico e la protezione civile per una prima stima dei danni ed avviare l’iter di richiesta risarcimento alla regione Campania ed allo Stato centrale”.

L’assessore alla Viabilità ed all’ambiente Ciro Rossi precisa i passaggi da compiere: “E’ importante avere una documentazione fotografica, con tanto di data stampata, dei danni materiali subiti in corso dell’alluvione. Preparare inoltre una relazione dettagliata da inviare per raccomandata all’Ufficio Tecnico Comunale e verificare se esistono polizze assicurative, spesso legate a quelle dell’auto o della carta di credito, che possano risarcire parte dei danni in caso di eventi atmosferici eccezionali. Noi provvederemo a stilare dei moduli di richiesta risarcimento danni per privati o per attività commerciali scaricabili sul sito internet del comune nel giro di dieci giorni. Sarà nostro obbligo, coinvolgendo anche i sindaci dei comuni limitrofi, inoltrare ufficiale richiesta agli enti superiori. Ringrazio i tanti cittadini che si sono prodigati aiutando a rimettere in sicurezza alcuni punti critici della città. Mi auguro siano da esempio per chi non perde occasione per criticare a vanvera”.

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