Il rifugio sanitario per cani non è un “lager”: ecco le immagini

di Antonio Taglialatela

 Marcianise. Dopo le polemiche che hanno investito il rifugio sanitario di via Casa del Bene, alle quali è seguita anche un’ispezione dei carabinieri del Nas, che non hanno riscontrato violazioni alla normativa in materia, siamo entrati con la nostra videocamera all’interno della struttura, di proprietà del Comune e affidata all’Asl come sede dell’Anagrafe canina.

Una visita,chiariamo,avvenuta senza alcun “preavviso”, al fine di verificare la quotidiana e reale situazione del luogo. La prima constatazione è stata quella che non si tratta di un canile, come molti credono, ma, appunto, di un rifugio sanitario, ovvero un centro dove i cani randagi vengono condotti dal personale addetto (accalappiatore Asl, vigili urbani, guardie ecozoofile).

Appena arrivati, gli animali vengono esaminati da un veterinario, tenuti in osservazione per dieci giorni e, successivamente, iscritti all’anagrafe canina mediante l’applicazione del microchip e vaccinati. A quel punto vengono trasferiti in un vero e proprio canile, quello di Maddaloni, con il quale è convenzionato il Comune di Marcianise.

Nel rifugio possono arrivare anche randagi segnalati da privati cittadini ma sempre dopo segnalazione alle autorità preposte, come i vigili urbani, che devono accertare se effettivamente l’animale è un “trovatello” prima di farlo prelevare e condurlo nel centro sanitario. Ciò per evitare che qualcuno, facendo credere che l’animale sia randagio, possa trovare un modo per “sbarazzarsi” del proprio cane.

La struttura può ospitare fino a 30 cani di media taglia, anche se al momento ne detiene 11. Quando abbiamo realizzato le immagini gli animali sono stati trovati rinchiusi in gabbie ampie e pulite, tutti in buone condizioni di salute e accuditi dal personale Lsu addetto. Ci sono anche un box per la “quarantena” e un congelatore per le carcasse.

L’auspicio, dunque, è che il rifugio continui ad operare in questo modo ma soprattutto che gli amici a quattro zampe possano trovare ognuno una famiglia e non terminare la propria esistenza in un canile.

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