Trattativa Stato-mafia, Napolitano dovrà deporre

di Mena Grimaldi

 Roma. La Corte d’assise di Palermo, presieduta dal giudice Alfredo Montalto, ha infatti sciolto la riserva riguardo l’audizione del Capo dello Stato: Giorgio Napolitano dovrà deporre al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia.

All’audizione di Napolitano, per la quale non è stata ancora fissata la data, e che avverrà al Quirinale, saranno presenti soltanto i magistrati della Corte e i legali.

I magistrati della Procura di Palermo che reggono l’accusa nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia, intendono però ascoltare Napolitano riguardo alla lettera inviatagli da Loris D’Ambrosio, deceduto nel luglio del 2012, in cui il consigliere giuridico del Quirinale riferiva i timori sorti dopo le polemiche per le telefonate intercettate fra lui e l’ex presidente del Senato Nicola Mancino.

“Prendo atto dell’odierna ordinanzadella Corte d’assise di Palermo. Non ho alcuna difficoltà arendere al più presto testimonianza – secondo modalità dadefinire – sulle circostanze oggetto del capitolo di provaammesso”, così il presidente della Repubblica ha commentato.

Lo scorso 31 ottobre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva inviato alla Corte d’Assise di Palermo una lettera con cui, pur confermando la sua disponibilità all’audizione, sottolineava di non avere nulla da riferire sui temi del processo.

Quella missiva spinse l’Avvocatura dello Stato e i legali dell’ex senatore Marcello Dell’Utri a chiedere ai giudici di revocare la testimonianza del Capo dello Stato.

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