Processo Concordia, superstiti con Parkinson e insonnia

di Mena Grimaldi

 Grosseto. Prosegue a Grosseto il processo per il naufragio della Costa Concordia a carico della società e dell’ex comandante Francesco Schettino.

Lunedì mattina per la prima volta sono stati discussi in aula i danni medico-sanitari agli ospiti della nave sotto il piano medico-scientifico, e non solo in base a racconti dei superstiti.

C’è chi ha sviluppato il morbo di Parkinson, chi sindromi ossessive o i sintomi premonitori di una demenza senile. Per i passeggeri della Concordia sopravvissuti al naufragio, il trauma vissuto ha portato danni fisici e neurologici che, per gli esperti, sono legati da un nesso di causa ed effetto alla tragedia. In generale, hanno spiegato al processo di Grosseto i medici legali, i casi si riferiscono a chi rimase intrappolato per ore nella nave.

Un passeggero di Bologna ha sviluppato il morbo di Parkinson, la sorella i sintomi premonitori di una demenza senile, un’altra passeggera insonnia, bronchite cronica e difficoltà di relazione sociale, un altro una sindrome ossessiva per cui in ogni conversazione finisce per parlare solo del naufragio del Giglio e ha sempre paura di morire.

Ma c’è anche chi non può stare da solo in locali chiusi e chi non può prendere ascensori.”Caso di Parkinson? Non risulta- “Conosciamo il caso. Abbiamo fatto fare ovviamente ogni genere di ricerche sulla possibile casualità di queste sindromi di Parkinson collegate all’evento, ma non abbiamo rinvenuta nessuna letteratura scientifica e nessun precedente in questo senso”.

Così l’avvocato di Costa Crociere, Marco De Luca, a proposito di uno dei casi più eclatanti portati in aula dalle parti civili di un passeggero colpito da malattia dopo l’evento, nel caso specifico un bolognese in cui è insorto il morbo di Parkinson.

Il legale ha anche detto che “sia la compagnia di navigazione Costa, sia quella di assicurazione, hanno la più ampia disponibilità a risarcire i danni che ciascuno ha subito, tutti. Però noi dobbiamo garantire equanimità nel risarcimento: non è possibile che a situazioni identiche corrispondano risarcimenti diversi. Dobbiamo garantire che tutto avvenga secondo un criterio di giustizia obiettiva”.

Intanto, sempre nell’ambito dell’udienza di questa mattina, alcuni avvocati hanno revocato la costituzione di parte civile di loro assistiti per il raggiungimento di transazioni extra-processo e Costa Crociere spa per il risarcimento dei danni subiti.

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