Orso morto in Abruzzo, forse avvelenato: aperta inchiesta

di Redazione

 L’Aquila. Dopo il caso dell’orsa Daniza, uccisa in Trentino da una dose di anestetico, l’attenzione si è spostata in Abruzzo, dove un altro orso, un giovane esemplare di poco più di due anni, è stato trovato morto, probabilmente avvelenato, in provincia dell’Aquila.

La procura di Sulmona ha aperto un’inchiesta e le unità cinofile antiveleno della Guardia forestale sono ora al lavoro per trovare eventuali bocconi di cibo avvelenati, visto che l’animale non presenta ferite o tagli. “Al momento non ci sono indagati – riferisce il comandante del corpo forestale della provincia dell’Aquila, Nevio Savini – abbiamo sentito tre persone perché a conoscenza dei fatti, soprattutto quelle che hanno avvistato e ritrovato l’orso”. Si tratta probabilmente dello stesso animale, avvistato pochi giorni fa da un allevatore, mentre tentava di entrare in un pollaio della zona.

Non si placano intanto le polemiche per la morte di Daniza. Dopo le indagini avviate dalla Forestale anche la procura di Trento ha deciso di aprire un fascicolo. Al momento nessuna persona risulta inserita nel registro degli indagati. Da parte sua la provincia di Trento ha diffuso una nota dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, secondo cui “le operazioni di cattura dell’orsa Daniza (…) hanno seguito i protocolli del Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi Centro orientali (Pacobace)”.

Il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, ha inoltre risposto alla richiesta di dimissioni piovutagli addosso da diverse associazione ambientaliste dopo la morte di Daniza. Il ministro comprende “l’onda dell’emotività”, ma ritiene le richieste di dimissioni “esagerate”. Galletti ha poi detto di sperare che “lo stesso interesse che c’è stato su questo tema ci sia anche su altri temi che riguardano l’ambiente”, in particolar modo “il dissesto idrogeologico” che negli ultimi anni ha causato parecchie vittime umane.

Ma gli animalisti non sembrano intenzionati ad abbassare la voce e domenica, dalle 15 fino alle 18, si raduneranno a Pinzolo (Tn) in un corteo autorizzato dalla questura di Trento per protestare contro la morte di Daniza. Il popolo di #IoStoConDaniza e #GiustiziaPerDaniza si troverà nel centro storico del paese (3mila abitanti, 800 metri di altitudine), dopo i presidi e flash-mob che si sono succeduti in queste ore a Trento. Il Questore, Giorgio Iacobone, ha precisato: “Siamo convinti che non ci saranno problemi di sicurezza ed auspichiamo che tutti si muovano nel pieno rispetto della legalità”.

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