Morto Frigerio, l’unico superstite della strage di Erba

di Mena Grimaldi

 Milano. Muore l’unico superstite e testimone della strage di Erba. E’ deceduto, infatti,nella notte tra lunedì e martedì Mario Frigerio, 76 anni, l’unico sopravvissuto alla strage di Erba dell’11 dicembre 2006.

Scampato miracolosamente al massacro, è stato il principale accusatore di Olindo Romano, condannato in via definitiva all’ergastolo con la moglie Rosa Bazzi per quattro omicidi e il tentato omicidio dello stesso Frigerio.

Nella strage, Mario Frigerio aveva perso la moglie, Valeria Cherubini, una delle vittime assieme con Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef Marzouk e la mamma Paola Galli.

Accoltellato alla gola e ridotto in fin di vita, l’uomo si era salvato grazie ad una malformazione congenita, che di fatto aveva evitato che la lama recidesse la carotide. Le ferite gli avevano provocato comunque conseguenze permanenti.

La testimonianza di Mario Frigerio è stata una degli elementi principali contro Olindo Romano, il netturbino che, con la moglie Rosa, abitava nella corte di via Diaz, a Erba, nella quale si è consumata la strage.

In Tribunale a Como, chiamato a deporre, il supertestimone aveva puntato senza esitazione il dito contro Olindo Romano. “Quando si è aperta la porta è apparsa una persona che ho riconosciuto e mi sono chiesto cosa ci facesse lì – ha detto Frigerio -. Anche mia moglie lo ha visto. Era il mio vicino di casa, Olindo Romano. Mi guardava fisso, con due occhi da assassino. Uno sguardo che non riuscirò mai a dimenticare nella mia vita”.

“Dovreste avere vergogna, vergognatevi”, aveva poi detto con fermezza agli avvocati della difesa che cercavano di farlo cadere in contraddizione.

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