Garlasco: effettuato nuovo tampone Dna per Stasi

di Mena Grimaldi

 Milano. Alberto Stasi, imputato nel processo d’appello-bis per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco, si è sottoposto a un nuovo prelievo di Dna (il secondo dall’inizio delle indagini), durante la riunione tra periti dei giudici e consulenti delle parti che si è tenuta lunedì mattina a Genova.

Convocato dai periti, Stasi ha acconsentito a sottoporsi al tampone salivare in vista della comparazione con le tracce di cromosoma Y trovate sulle unghie di Chiara Poggi.

Un risultato che potrebbe contribuire a dare una svolta al caso. Per discuterne i periti nominati dalla Corte d’Assise d’appello guidati da Francesco De Stefano e i consulenti della difesa e della parte civile si incontrano oggi nella sede del dipartimento di Scienza e Salute dell’Università di Genova.

Gli esperti genetisti discuteranno in contraddittorio se le tracce del cromosoma Y maschile individuate sui reperti ungueali della giovane donna sono leggibili e se contengono i marcatori sufficienti per procedere alla eventuale comparazione con il profilo del cromosoma Y di Stasi.

Qualora periti e consulenti arrivino a valutare l’esistenza di tutti i parametri necessari, in assenza di opposizioni, già martedì potrebbe arrivare la decisione di effettuare la comparazione.

Altrimenti spetterà ai giudici sciogliere il nodo. Intanto, dagli altri approfondimenti in corso dopo la decisione della Corte d’Assise d’appello di riaprire il caso, emergono altri particolari.

Tra questi una o due foto in cui si vede un avambraccio di Stasi con due segni compatibili con quelli di una colluttazione e di cui, dopo essere state trasmesse con altre alla Procura di Vigevano, si sono perse le tracce. Foto e segni di cui i genitori di Chiara, ora parte civile al processo, non hanno “mai saputo nulla”.

Si tratta di fotografie scattate assieme ad altre nella stazione dei Carabinieri di Garlasco poche ore dopo il delitto.

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