Bce taglia ancora i tassi: 0,05%. Draghi: ripresa indebolita

di Redazione

 Roma. Mossa a sorpresa della Bce e di Mario Draghi. Francoforte ha infatti tagliato il tasso di finanziamento pronti contro termine portandolo dallo 0,15% a un nuovo minimo storico dello 0,05%.

Abbassati anche il tasso sui depositi (dal -0,10% al -0.20%) e il tasso marginale (dallo 0,40% allo 0,20%). La Bce, ha poi annunciato Draghi in conferenza stampa, ha deciso di comprare i titoli Abs (Asset backed securities), prodotti molto complessi che racchiudono crediti privati (cioè di famiglie e imprese) di difficile esigibilità.

In giornata l’istituto centrale ha inoltre comunicato che sono 120 le banche “più significative” che, dal 4 novembre prossimo, ricadranno sotto la vigilanza diretta della Bce; 14 sono quelle in Italia. I paesi dell’Eurozona “devono adottare politiche fiscali più favorevoli alla crescita” senza dimenticare le riforme che “in alcuni paesi devono essere ancora varate e in altri implementate”.

Lo ha sottolineato il presidente della Bce Mario Draghi, aggiungendo che le riforme strutturali “a questo punto devono chiaramente prendere slancio”. La Banca centrale europea “continuerà a monitorare i rischi per le prospettive inflazionistiche”, che includono la crescita debole, il tasso di cambio dell’euro e la situazione geopolitica.

Il governatore ha quindi chiarito che le sue dichiarazioni rese a Jackson Hole due settimane fa contenevano “un messaggio chiaro”. Tali dichiarazioni, con le quali l’inquilino dell’Eurotower aveva ribadito la determinazione della Bce nell’adottare misure non convenzionali a contrasto della deflazione, erano state interpretate dai mercati come un’esplicita apertura a un programma di alleggerimento quantitativo sullo stile della Federal Reserve (cioè, che prevedesse l’acquisto di titoli di Stato), tanto da costringere il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, a intervenire affermando che Draghi fosse stato “frainteso”. “Non è mia responsabilità se le mie parole sono state interpretate troppo o troppo poco, il messaggio era chiaro”, ha chiosato Draghi.

In ogni caso le nuove mosse della Bce sono state salutate con un balzo positivo da tutti i principali mercati d’Europa. Milano ha accelerato e l’indice Ftse Mib ha chiuso in forte rialzo, toccando il 2,82% a 21.419 punti.

Dopo il nuovo taglio dei tassi, l’euro è inoltre sceso ai minimi dal luglio 2013, scivolando sul dollaro a 1,3038. Il rendimento dei Btp decennali ha aggiornato al 2,33% il proprio minimo record sul mercato secondario in seguito all’inatteso taglio dei tassi deciso dalla Bce. Anche lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso sotto i 140 punti.

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