Marco Baldini: “Ho ancora il vizio del gioco. Vivo alla giornata”

di Emma Zampella

marco baldiniNon deve essere stato facile per Marco Baldini, 55 anni, ammettere di avere ancora il vizio del gioco.

Lo showman italiano si è raccontato in un’intervista al “Fatto Quotidiano” confessando che il “giocatore” non cerca di emozioni non lo ha mai abbandonato. Una dipendenza la sua maturata per ogni tipologia di gioco: dai cavalli, alla carte, passando per il lotto e ogni altra forma di intrattenimento o svago che avesse in sé il fattore “puntata”. Una sottomissione, quasi, quella che vive Baldini nei confronti del gioco che lui racconta così: “È come quando una persona si rompe il ginocchio, se non lo ingessa non guarisce mai…”.

Baldini non ce l’ha una punta d’orgoglio nel descrivere il suo stile di vita “audace”, al giornalista del Fatto Quotidiano ricorda d’aver restituito quasi 4 milioni di euro: “Quello che mi frega è che sono onesto, alla fine torno e ripiano”. “Dal 2011 in poi ho passato due anni durissimi – racconta il presentatore – Fiorello era impegnato in altro, io senza lavoro e una separazione volontaria in corso. Non sapevo come mettere insieme i soldi della giornata, non della settimana o del mese, della giornata! Se penso a quanto guadagnavo un tempo…”

Poi torna al suo primo amore, la radio, che sembra mettere, sempre, insieme i pezzi della sua vita, anche questa prende una piega orribile: “È la mia salvezza, magari un secondo prima ho i creditori addosso, poi entro in studio, schiaccio il pulsante e cambia il mondo, mi lascio ogni guaio alle spalle”. “Da ragazzo ero sicuro che avrei lavorato in una grande radio, e così è stato; poi ero certo della televisione, bene anche in questo caso. E ancora sono sempre stato convinto di conoscere la donna della mia vita, ed è giunta mia moglie. Ora so che un giorno diventerò ricco”.

Nella sua rocambolesca carriera, Baldini ha fatto di tutto, scoprendosi anche attore in tarda età. “Se non lo fossi stato, sarei già morto, più di una volta ho dovuto inscenare per salvarmi. Dovevo anche interpretare me stesso nel Giocatore… Troppo adulto, non reggevo neanche truccato. È andata benissimo con Elio Germano”. Il suo motto è non dire mai no: “A nessuno, qualunque cosa, se mi chiamano vado, senza alcuna puzza sotto al naso. Ci sono colleghi che mi dicono: ma non ti vergogni? Io? Si devono vergognare solo quelli che rubano, mentre io conquisto la giornata”.

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