Bilancio, ProDem: “Documenti poco chiari. A rischio il patto di stabilita’”

di Redazione

 Cesa. Cifre “ballerine”, discrasie, non corrispondenza tra i numeri: sono alcuni dei punti posti in evidenza dal consigliere comunale dell’opposizione Enzo Guida, nel corso della lunga discussione sul bilancio di previsione avvenuta lunedì sera.

L’esponente del Pd e del gruppo “Progetto Democratico per Cesa” nel corso del suo intervento ha creato “scompiglio” nella maggioranza. Il sindaco Cesario Liguori e l’assessore al bilancio Nicolina Bortone hanno dovuto letteralmente prendere penna e calcolatrice, ed in pieno consiglio comunale, nel corso della seduta, hanno dovuto fare i “conti”.

“Ho posto in evidenza – afferma Guida – che le cifre indicate nel bilancio di previsione, nella parte relativa alle uscite, per quanto riguardava il servizio idrico ed il servizio rifiuti non corrispondevano ai costi complessivi preventivanti nelle delibere di approvazione delle tariffe, approvate prima del bilancio di previsione nel corso della stessa seduta. Prima della approvazione del documento contabile, la maggioranza aveva approvato la tariffa dell’acqua, determinata tenendo conto del costo complessivo del servizio, stimato in € 462.200,00, comprensivo di € 110.548,00 per le spese di personale, di € 249.927,48 per spese di acquisto fornitura idrica ed altre voci”.

“Nel bilancio di previsione – ha evidenziato il consigliere di opposizione – la correlativa cifra di uscita non corrispondeva, in quanto mancavano circa 51 mila euro. Essendoci questa differenza tra il costo esposto nella delibera di approvazione delle tariffe e quello indicato nelle uscite del bilancio – riteniamo ha aggiunto Guida – che lo strumento contabile non fosse conforme al principio di veridicità”.

Analoga questione è stata posta con riferimento al servizio rifiuti. Mentre nella delibera di approvazione della relativa tariffa il costo del servizio è stato stimato in € 1.463.324,50 nella parte delle uscite del bilancio di previsione, il costo è stato preventivato in una cifra maggiore. In aula presente alla discussione anche il revisore dei conti dottor Chianese che, dinanzi alle cifre non corrispondenti, ha fornito dei chiarimenti che però non hanno soddisfatto l’opposizione, composta anche dai consiglieri Domenico Mangiacapra e Antimo Dell’Omo. E proprio il capogruppo Mangiacapra, dinanzi all’evidenza di numeri poco chiari, ha chiesto un rinvio dell’approvazione del bilancio, proprio per consentire di verificare la questione. Il sindaco Liguori, da parte sua, ha sostenuto che il principio di veridicità era comunque rispettato, così come il pareggio di bilancio ed alla fine la maggioranza ha comunque voluto approvare il documento contabile.

“Riteniamo che i numeri esposti in bilancio non corrispondenti a delibere alle correlative cifre indicate nelle delibere propedeutiche indicano un documento contabile che presenta degli squilibri – conclude Guida – oltre a non rispettare i principi cardini in materia di finanza locale, possano produrre delle difficoltà sotto il profilo degli impegni di spesa e di rispetto di patto di stabilità”.

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