Industrie insalubri, negato Consiglio aperto: Barbato annuncia battaglia

di Antonio Taglialatela

 Carinaro. Il capogruppo dell’opposizione, Giuseppe Barbato, esprime stupore nel leggera la nota inviatagli dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola che ha respinto la richiesta di convocazione del Consiglio, in seduta aperta, per discutere della vicenda delle industrie insalubri sul territorio.

Vicenda finita al centro di una polemica determinata da una delibera con la quale è stato revocato lo “stop” a tali industrie imposto dalla precedente amministrazione targata Masi.

“Le motivazioni del diniego – spiega Barbato – appaiono pretestuose, anzi addirittura finalizzate a limitare il libero esercizio dei diritti dei consiglieri. Si fa, infatti, riferimento alla mancanza dei requisiti di straordinarietà e di urgenza previsti dal regolamento del Consiglio comunale”.

In ordine alla “straordinarietà”, Barbato ricorda che “le sedute del Consiglio Comunale aperte sono per stessa definizione del regolamento sedute ‘straordinarie’. Il presidente del Consiglio, perciò, non è chiamato a fare nessuna valutazione preventiva sull’esistenza del requisito della straordinarietà stessa. Analogamente, lo stesso regolamento non richiede alcun requisito di urgenza per celebrare questo tipo di seduta consiliare, per cui anche su questo ulteriore aspetto nessuno è tenuto a fare alcuna valutazione preventiva sull’ esistenza o meno di tale presupposto”.

“Nel prevedere queste sedute – spiega ancora Barbato – il regolamento fa riferimento alla sola necessità della presenza ‘di rilevanti motivi di interesse generale’ per legittimare la richiesta di celebrazione della seduta del consiglio in forma aperta”. Per l’ex candidato sindaco “appare superfluo ricordare che le questioni ambientali sono oggi i temi di maggiore attenzione e preoccupazione per il paese, tanto è vero che il prossimo 11 settembre, su iniziativa del locale comitato ‘Terra dei Fuochi’, il nostro paese, insieme alle comunità di Gricignano e Teverola, parteciperà ad una grande manifestazione di protesta contro chi sta avvelenando la nostra salute”.

“Arrivare a questo evento – continua Barbato – con una proposta unitaria e scaturita da un dibattito arricchito dal contributo di associazioni, di parlamentari, di esperti e di cittadini, sarebbe cosa opportuna, anzi addirittura necessaria. Non si dimentichi che il Consiglio Comunale è la sede unica e naturale nella quale potersi confrontare e far nascere proposte unitarie alle quali lo stesso Sindaco e la stessa Giunta sono tenuti ad uniformarsi”.

Ad ogni modo, Barbato ha riproposto, lunedì 1 settembre, la richiesta di convocazione del Consiglio aperto con la firma di tutti i consiglieri comunali di opposizione, auspicando “che venga convocato in tempi rapidissimi e comunque prima dell’11 settembre per consentire all’intero consiglio di poter elaborare una proposta unitaria di un paese che non vuole arrendersi alle minacce ambientali che gravano sul territorio e poterla portare nella prevista manifestazione convocata dal comitato ‘Terra dei Fuochi’”.

Il capogruppo, infine, avverte che “nel caso questa nostra ulteriore richiesta venga disattesa, mi vedrò costretto ad informare il Prefetto di Caserta e la magistratura per accertare eventuali responsabilità per omissioni o abusi commessi”.

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