Criminalità ambientale, successo del VI Forum Internazionale del PolieCo

di Redazione

 Ischia. “Dobbiamo fare della legalità uno strumento operativo di tutti i giorni, smettiamola con i poteri forti che ci condizionano”.

È con questo appello che il presidente del Consorzio PolieCo, Enrico Bobbio, ha aperto il sesto Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti, svoltosi ad Ischia, alla presenza di un ricco parterre di esperti della materia ambientale. In quattro sessioni di lavoro si sono confrontati: il mondo dell’impresa e della ricerca, istituzioni e magistratura. Dall’Albania alla Cina, le rappresentanze estere hanno arricchito il dibattito sulla crescita auspicabile dell’economia verde.

Nella prima giornata, dedicata alla sostenibilità della green economy a livello nazionale ed europeo, è emerso il concetto della prevenzione, sottolineato con forza dal Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della salute Giuseppe Chiné, ed espresso da Helmut Maurer, direttore generale del Waste management Commissione Ambiente Ue. “La sfida – ha affermato Maurer – è di raggiungere un alto livello di sviluppo con basso livello di impatto ambientale: per arrivarci, fino al 2020 non dovrebbe essere aperta più una discarica in Europa, dove ce ne sono già migliaia, e soprattutto ci si dovrà focalizzare, non sul riciclaggio, ma sul prodotto, che, fin dalla sua nascita, dovrà essere riciclabile”.

Dopo le riflessioni della politica, con la presenza di parlamentari di diversa estrazione partitica, nella giornata di sabato il tema ambientale è stato affrontato sotto il profilo etico e dell’attività di contrasto al crimine. Ospite d’eccezione del Forum il Procuratore Nazionale Antimafia, ranco Roberti. “Nonostante i colpi subiti dalle mafie – ha osservato Roberti – non ne verremo mai a capo, se le imprese non decideranno di tagliare i rapporti con la criminalità organizzata. In campo ambientale; purtroppo ci troviamo di fronte a reati d’impresa che utilizzano le mafie come strumento”.

VI Forum PolieCo – Playlist video (in aggiornamento)

Un affondo duro ripreso dal capo del Polo della criminalità ambientale della Direzione nazionale antimafia, Roberto Pennisi: “Registro un’enorme ‘corruzione’ legislativa messa a disposizione di centrali economico-finanziarie al servizio di centrali criminali – spiega Pennisi (in riferimento al Decreto Competitività con cui sono state apportate modifiche al Testo Unico ambientale) – eppure la simbiosi fra competitività e legalità è l’espressione di un Paese civile”.

Fare chiarezza nel quadro caotico in cui versa il sistema di tracciabilità dei rifiuti è la necessità espressa dal consigliere del Csm Roberto Rossi. Un obiettivo necessario anche per il sostituto procuratore di Bari, Renato Nitti, che, nello scenario di traffico transfrontaliero di rifiuti, auspica strumenti più efficaci nei controlli alle agenzie delle dogane. A rendere più efficace il contrasto ai crimini ambientali, lo sviluppo di una rete di cooperazione europea, la Envircrimenet, presentata nell’ambito del Forum, dal dottor Donato Monaco.

Inevitabile il focus sulla Campania, sui danni all’ambiente e alla salute registrati nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”. “La Terra dei fuochi non ha confini – ha affermato il direttore PolieCo, Claudia Salvestrini – ma è destinata ad espandersi se ognuno non farà la propria parte”.

“Abbiamo un credito enorme nei confronti di altre parti d’Italia – ha affermato il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, riferendosi soprattutto alle città del Nord Italia – che hanno smaltito i loro rifiuti nelle nostre terre nell’indifferenza, mentre noi pagavamo e continuiamo a pagare un prezzo altissimo”.

“Non ci ferma nessuno”, è l’annuncio finale dell’inviato di “Striscia la Notizia”, Luca Abete, che dà anche il titolo al tour universitario che attraverserà tutta l’Italia per ascoltare e incoraggiare i ragazzi ad agire, senza arrendersi mai. Nell’ambito del Forum, intrisa di emozione la testimonianza di Serena Lamberti, sorella di Simonetta, vittima innocente della camorra.

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