Castel Morrone, Unione Civica: “Inutile depuratore”

di Redazione

Unione Civica Castel Morrone. La volontà del sindaco Pietro Riello e dei suoi Assessori di costruire un depuratore che non serve, in località Casale, ha tutte le caratteristiche e le cifre dello scandalo.

Quest’opera avrebbe un costo di ben 1.291.695,15 euro e, una volta a regime, per la sua manutenzione ordinaria impegnerebbe le tasche delle famiglie morronesi per circa 70.000 euro l’anno, sotto forma di bollette acque reflue. Il punto, certo e tecnicamente inconfutabile, è che quest’opera è inutile.

Lo scopo che essa si prefigge, vale a dire soddisfare l’esigenza di depurazione di 2000 abitanti dislocati tra le frazioni Annunziata, Casale, S. Andrea e la quasi ultimata area Peep, potrebbe essere raggiunto con la costruzione di un collettore che dalle suddette zone convogli le acque reflue verso il già funzionante depuratore di Subia. Infatti, l’impianto di Subia, lo spieghiamo a chi legge e lo ricordiamo a chi già lo dovrebbe sapere e fa finta di non saperlo, è funzionante dal 1999, ha una capienza di 3.800 abitanti e attualmente ne serve soltanto 1.500.

Quest’ultima soluzione avrebbe un costo di circa la metà di quella progettata dall’Amministrazione e, cosa importantissima, non graverebbe sulle famiglie morronesi per tutti gli anni a venire, come un’ ulteriore, inesorabile cambiale annua di 70.000 euro. E allora ci chiediamo, come mai si è pensata una soluzione del genere? Perché si è arrivati fino all’indizione della gara d’appalto ignorando ogni suggerimento dettato solo dal semplice buon senso? Dal punto di vista dell’Unione Civica è già un fatto scandaloso che nessun organo di controllo e la Regione stessa che finanzia quest’opera inutile, con ben 1.291.695,15 euro, non abbia verificato la sua effettiva rispondenza allo scopo.

Inoltre, tale possibile sperpero, si basa su una relazione tecnica in cui si parla di semplice “adeguamento” di quello che in realtà è un rudere marcescente, costruito e poi abbandonato da più di quaranta anni! Questa vicenda scandalosa dimostra ancora una volta che anche a Castel Morrone, come del resto in Campania e in Italia, opera un comitato affaristico il cui unico scopo è dilapidare il pubblico denaro.

Il Gruppo Consiliare Unione Civica ha provveduto a diffidare gli Amministratori e i funzionari competenti dal proseguire in questa sciagurata impresa e, contemporaneamente, con questo comunicato, un manifesto affisso nelle bacheche del paese e altre iniziative, sta informando la cittadinanza di quanto si sta perpetrando ai loro danni da parte del Sindaco e degli Assessori.

Ci chiediamo ancora una volta: quali sono i veri referenti dell’Amministrazione di Pietro Riello, visto che non fa gli interessi dei cittadini di Castel Morrone e invece tende a tartassarli ogni volta che se ne presenta l’occasione?

Gruppo consiliare Unione Civica per Castel Morrone

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