Pioggia di milioni per il recupero dei monumenti

di Livia Fattore

 Aversa. Recupero e riutilizzo dei contenitori cittadini storici e monumentali con un’iniezione di ben dieci milioni di euro assegnati al comune di Aversa.

Obiettivo: l’ultimazione del restauro della restante parte non ancora oggetto di intervento del complesso conventuale di San Domenico, destinato a polo giudiziario; interventi urgenti per la splendida chiesa dell’Annunziata, di proprietà comunale; recupero di Palazzo Orineti – ex Pime, in via Drengot, e della Casa del Fascio, in via Roma.

Tra i quattro, ovviamente, il più importante è il recupero globale del complesso di San Domenico, per il quale sono stati stanziati poco meno di cinque milioni di euro, che andrà ad ospitare, quasi certamente, la nuova sede dell’Ufficio Circondariale del Giudice di Pace collegato al tribunale di Aversa – Napoli Nord. Sono tre, invece, i milioni che la cabina di regia del programma Piu Europa ha assegnato per il restauro della Chiesa dell’Annunziata (per il quale la giunta ha già approvato il progetto preliminare).

La Chiesa, unica struttura dell’intero complesso dell’ex ospedale omonimo (attualmente occupata dalla facoltà di ingegneria della Sun) di proprietà comunale, necessita di lavori di ristrutturazione all’interno per preservare la struttura, che ospita anche vere e proprie opere d’arte ed è un gioiello del barocco, dalle infiltrazioni d’acqua piovana. Per quanto riguarda Palazzo Pime, ubicato in quella che fu una delle primissime strade di Aversa, non a caso intitolata al suo fondatore Rainulfo Drengot, condottiero normanno, si tratta di riportarlo alla precedente funzionalità, andata perduta soprattutto a seguito dell’abbandono da parte dell’istituto alberghiero.

“Una volta recuperato – ha affermato il sindaco Giuseppe Sagliocco – credo possa essere riutilizzato come sede di istituto scolastico per eliminare i fitti residui in questo settore”. Discorso a parte per la Casa del fascio di via Roma, per la quale è stato stanziato un milione, così come per Palazzo Pime. L’edificio, di proprietà comunale, attualmente, versa in cattive condizioni per cui è necessario un intervento che miri al recupero funzionale ed all’adeguamento.

L’intervento prevede un complesso di opere tese al consolidamento strutturale, al risanamento ed adeguamento funzionale con la relativa realizzazione di impianti tecnologici fondamentali per la completa funzionalità e fruibilità dell’immobile che ha, però, il limite, di non poter essere dotato di ascensore. Particolare che lo rende particolarmente difficile la sua destinazione ad uffici comunali accessibili al pubblico stante l’attuale normativa sul superamento delle barriere architettoniche.

A dare il via a questa nuova tranche di finanziamenti, definitivi, la cabina di regia convocata su iniziativa del sindaco Sagliocco e che ha visto, nella mattinata di martedì, la presenza dell’assessore regionale Ermanno Russo, del direttore dell’assessorato Pietro Angelini, del responsabile misure città medie Giulio Mastracchio, del delegato dell’amministrazione provinciale Elia Barbato e del responsabile dell’Autorità di gestione Dario Gargiulo.

Nel corso dell’incontro un’ulteriore notizia positiva per il comune di Aversa che ha visto diminuire, grazie ad oculate scelte dell’amministrazione Sagliocco, da sei a quattro i milioni che dovevano essere oggetto di impegno quale cofinanziamento nell’iniziativa da parte dell’amministrazione che, in questo modo, porta a casa un ulteriore risparmio di due milioni di euro che il Comune potrà utilizzare per altre opere.

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