L’affaire Maddalena: una città senza possibilità di riscatto

di Redazione

 Aversa. Questa Città non si potrà mai riscattare dal degrado! E come potrebbe essere altrimenti se, in una questione così complessa e così partecipata da tutti gli Aversani, ancora non ci hanno fatto capire veramente niente.

E li vediamo, quelli che amministrano le nostre cose e organizzano la nostra vita, raggianti, in un’apoteosi di questa festa patriottica e di sovraesposizione mediatica, per l’avidità di mietere voti e falciare diritti.

E vediamoli, dunque, uno ad uno, questi salvatori della patria, questi rappresentanti delle Istituzioni che ci propinano le solite cofecchie e i soliti minuetti di facciata, mentre sottobanco, magari, praticano rituali di accordi moralmente dubbi.

Monsieur Menduni pubblica, timidamente, il famoso avviso solo nell’Albo Pretorio dell’Asl, il primo giorno di agosto.

Ci aspettavamo il putiferio già dal 2 di agosto, perché reputiamo che il sindaco si tenga informato su quanto avviene nel territorio che amministra per conto degli Aversani. Invece silenzio per più di un mese, fino al 7 settembre, quando Il Mattino pubblica la notizia e tutti (ma guarda un po’) cadono dalle nuvole: si aprano le danze (palesi) e si riprendano le trattative (occulte).

Il giorno dopo Menduni dichiara (La Rampa 08.09.2014) che quell’avviso è una provocazione.

Monsieur il Sindaco ha, dunque sì, ricevuto una provocazione, ma anche un’accusa bella tosta.

Perché Menduni non ci parla di questi interessi particolari che lo hanno indotto, con il Preside della facoltà di ingegneria, a interrompere le “trattative” del protocollo d’intesa?

Perché, queste difficoltà incontrate con Sagliocco, Menduni le ha raccontate a un giornale digitale e non a qualcun altro?

Perché il sindaco non si è difeso per niente?

Ma davvero non ritiene di chiedere ragione dell’accusa rivoltagli? (Boh!)

Monsieur il consigliere Santulli dichiarerà, poi, che nell’affaire Menduni è una vittima di funzionari maldestri.

Ma come, il dottor Menduni non voleva provocare? Provocare cosa, allora, e chi e perché? (Ri-boh!)

Ma state calmi, perché il sindaco “non si è fatto trovare impreparato” (allora sapeva?) e ci sciorina il suo bel progetto già bello e pronto. Sarà mica quel famoso progetto presentato all’Asl a firma di un architetto che però, per carità, non c’entra con la facoltà di architettura?

Il sindaco, intanto, nonostante sia pronto per realizzare il suo bel project-financing, convoca comunque un Consiglio comunale aperto alle proposte dei cittadini.

(Benedett’uomo, ha sempre voglia di scherzare!)

Anche tutta la classe politica, maggioranza e opposizione, è caduta dalle nuvole. Poveri!

Povera Maddalena, negletta e obliata da tutti! Chi è senza peccato scagli la prima pietra….

Obliata persino dai tanti savii dell’arte e dell’architettura acquartierati in San Lorenzo!

No, non da tutti, però… Il presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Caserta ha lanciato (anche lui?) una coraggiosissima, costruttivissima e professionalissima provocazione………(sigh!)

In tutta questa bailamme, la vera provocazione va a noi Aversani che rischiamo, ancora una volta, di essere depredati di quanto abbiamo di più prezioso. Ma stavolta reagiremo!

Quanto alla verità su quest’affare, prima o poi verrà fuori “ed io non ho da dire altro che se si cerca si troverà”.

Architetto Pina Ciarma
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