Giunta, dopo Buondonno poltrona vuota o un altro tecnico?

di Nicola Rosselli

 Aversa. L’assessore Andrea Buondonno si dimette e per il sindaco Giuseppe Sagliocco inizia una nuova via crucis dopo che, appena nel febbraio scorso, era riuscito a superare quasi in scioltezza un difficile rimpasto che gli sarebbe potuto essere fatale.

Stessa cosa rischia di accadere ora, con la sostituzione del docente universitario. Sagliocco, infatti, si troverà a far fronte agli appetiti di diversi consiglieri comunali che aspirano a diventare assessori o a indicare un possibile assessore. E questa volta, come allora, ogni consigliere comunale rappresenta una risorsa della quale non si può fare a meno. Infatti, la maggioranza di centro destra normanna si mantiene solo su un voto in più.

Ma chi è che aspira ad entrare in giunta? Ufficialmente nessuno. Ma è certo che i tre “tenori” sagliocchiani in prestito a Forza Italia: Stefano Di Grazia, Salvatore della Vecchia e Gabriele Costanzo chiederanno (o hanno, addirittura, già chiesto) un assessorato. A ricoprire la poltrona vorrebbe essere Di Grazia, ma non è escluso che i tre indichino un diverso nome.

A rivendicare quell’assessorato anche qualcuno in casa dello stesso sindaco Sagliocco, quel movimento di fedelissimi che va sotto il nome di “Noi Aversani”. In primo luogo il suo alter ego, l’attuale capogruppo consiliare Rosario Capasso. A chiedere un riconoscimento sarebbe anche il primo dei non eletti dei sagliocchiani: Carmine Palmiero.

Alla fine, conoscendo Sagliocco, la soluzione sarà un’altra tra soprassedere alla nomina e nominare un altro tecnico indicato dall’università. Tanto quella delega all’ambiente il povero Buondonno non ha mai potuto esercitarla, perché il settore è a cuore al primo cittadino che lo ha sempre gestito in prima persona.

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