Francesca sta bene, voci infondate. Il cerchio si stringe intorno ai rapinatori

di Nicola Rosselli

 Aversa. Il cerchio si stringe intorno ai due rapinatori che nella notte tra sabato 13 e domenica 14 settembre scorso hanno scippato la 23enne Francesca di Donato, studentessa universitaria di Sant’Antimo, che lavora in uno dei numerosi locali della movida aversana, in via Seggio.

Gli investigatori, i poliziotti del locale commissariato, coordinati dal dirigente Paolo Iodice, mantengono il più stretto riserbo sulle indagini, anche se, così come avevano fatto dal primo momento, confermano che “in tempi ragionevoli si potrebbero avere risultati concreti”.

Nulla oltre questo, ma da indiscrezioni si è appreso che la famigerata Fiat Punto di colore scura, segnalata da alcuni testimoni, sarebbe stata ripresa da telecamere di videosorveglianza di alcuni locali di via Seggio e, forse, in un fotogramma sarebbero impressi addirittura i volti dei due scippatori che, per impossessarsi di una borsa con sette euro, non hanno esitato a trascinare la sfortunata giovane per alcune decine di metri, sino a quando Francesca è finita contro una vettura in sosta riportando danni sia alla milza (che i sanitari dell’ospedale ‘Moscati’) sono riusciti a salvare, che alla funzionalità di un rene.

In questo senso gli agenti di via San Lorenzo avrebbero ascoltato anche alcuni testimoni per trovare conferma alle loro ipotesi. Ad agire potrebbero essere stati, come ipotizzato sin dall’inizio e come le fasi dello scippo sembrano confermare, due tossicodipendenti alla ricerca spasmodica di soldi per comperare la dose giornaliera. Lo dimostrerebbe sia la scelta della vittima: una ragazza non poteva avere chissà cosa nella borsetta, ma era un bersaglio facile, sia la determinazione con la quale hanno continuato a trascinare la giovane che resisteva semplicemente perchè in quella borsa c’erano documenti universitari importanti che le sarebbero serviti il giorno dopo.

Sul piano delle condizioni di salute di Francesca, la giovane continua ad essere ricoverata nel reparto di chirurgia dell’ospedale ‘San Giuseppe Moscati’ dove era stata ricoverata subito dopo l’aggressione e dove i sanitari l’hanno sottoposta in quella stessa notte ad un delicato intervento chirurgico che le ha permesso di salvare la milza, che, in un primo tempo, si credeva fosse necessario asportare.

La 23enne, sebbene la prognosi non sia stata ancora sciolta, continua a migliorare anche a dispetto di alcune voci che si erano diffuse sul web. Voci che parlavano di un repentino peggioramento delle condizioni fisiche di Francesca tanto da far dire che le sarebbero stati asportati non solo la milza, ma anche un rene. Notizie prive di fondamento, come confermato dai sanitari del ‘Moscati’ che, invece, considerano la giovane in via di miglioramento. L’emorragia alla milza è cessata, confermando che la scelta di non asportarla è stata quella giusta, mentre la lesione al rene, che ne aveva ridotto la funzionalità si sta pian piano riassorbendo e si spera che in tempi brevi si possa finalmente sciogliere la prognosi.

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