Emergenza barelle al ‘Moscati’, gli operatori: “I Nas visitino anche Medicina”

di Antonio Arduino

 Aversa. E’ di nuovo emergenza barelle all’ospedale “Moscati” nell’Unità operativa di medicina dove sono presenti pazienti barellati collocati nel lungo corridoio che mette in comunicazione il reparto con il pronto soccorso, rappresentando un tutt’uno con un servizio che garantisce assistenza anche a 300 utenti ogni giorno.

A segnalare il problema sono gli operatori che, dopo la vista effettuata dai Nas al contiguo pronto soccorso, annunciata come già avvenuta dal sindaco Sagliocco in occasione del Consiglio comunale aperto di venerdì, sperano che i carabinieri facciano visita anche al reparto di Medicina dove è diventata abitudine ricoverare pazienti in barelle più o meno scomode in attesa che si liberino posti letto nella stanze di degenza o smistati presso altri reparti.

Una realtà segnalata più e più volte, denunciata dai parenti dei pazienti che lamentavano la lunga degenza dei familiari, costretti alle scomode barelle anche per giorni, in attesa di sistemazione, con la conseguente perdita di dignità dovuta alla mancanza di riservatezza ogni qualvolta necessitavano di assistenza materiale per ordinarie o straordinarie operazioni di pulizia personale o per il cambio di catetere e dei pannoloni.

Una condizione di perdita della dignità associata a quella considerata ancora più grave e pericolosa della difficoltà di garantire assistenza denunciata dagli operatori del reparto con foto che mettono in evidenza una condizione segnalata ai responsabile del reparto, del nosocomio e dell’Azienda sanitaria me che, ad oggi, non ha ancora trovato soluzione.

VIDEO

“La speranza è che chi ha denunciato ai Nas il problema del pronto soccorso faccia la stessa cosa per il reparto di medicina”, dicono chiedendo l’anonimato per non incorrere in sanzioni essendo vietato ogni contatto del personale con la stampa. Intanto lanciano un grido di allarme con foto ed un video trasmesso ai media, sperando che qualcuno intervenga prima che il reparto chiuda i battenti perché insieme al problema delle tante troppe barelle che portano i posti letto dai 28 originali fino a 40-45 però con un organico numericamente adeguato a fornire assistenza a 28 ricoverati il personale si va man mano assottigliando per raggiunti limiti di età.

Da qui la protesta degli operatori che si unisce a quella dai parenti dei ricoverati che, non ottenendo risposte dai responsabili dell’Asl, sperano che un intervento dei Nas accenda l’attenzione del ministro della salute, del quale è stato chiesto un visita ispettiva, sulle difficoltà in cui si dibatte il “Moscati”.

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