Cellole, torna in scena la compagnia teatrale “instabile”

di Redazione

 Cellole. Dopo oltre cinque anni di silenzio, preceduti da una sequenza di successi e soddisfazioni, si è tornata a riunire – per l’ennesima sfida – la Compagnia Teatrale “instabile” AmarSim, che venerdì 22 agosto rappresenterà una commedia – in atto unico del grande Antonio Petito – …

… rielaborato e adattato dal regista/attore Gigi Matuozzo. Presenteranno la serata Mariarosaria Canzano, ormai pronta a raccogliere l’eredità del “senatore” Attilio Ceglia, che non farà mancare il fascino della sua “ars oratoria”.

La storia della Compagnia “instabile” AmarSim è lunga e piena di ricordi. Una favola che affonda le radici in una lunga amicizia tra alcuni condomini di un Parco di vacanze, che hanno deciso di riempire gli ozi estivi con la sfida del teatro.

Naturalmente non parliamo di un teatro fatto di commedie qualsiasi, dal facile successo delle grandi firme della commedia classica, ma di sfide fatte di scelte difficili, che hanno portato alla ribalta pezzi poco conosciuti alla grande massa per attività dell’inesauribile regista “stabile” Gigi Matuozzo, sempre alla ricerca di opere ingiustamente finite nel dimenticatoio.

Per questo, se il teatro – come amava dire il grande Eduardo De Filippo – è una malattia brutta che non passa mai, i nostri artisti non fanno eccezione. Infatti, nonostante i cinque anni di assordante silenzio, il fuoco covava indiscutibilmente sotto la cenere e il ricordo degli ultimi successi era ancora vivo nella folla che sperava nel grande ritorno.

Il fragore degli applausi per la rappresentazione di “Maga Malia”, commedia in due atti di Dino de Gennaro tenuta nel 2008, non erano inferiori ai consensi ricevuti l’anno prima con il pezzo (in atto unico) del grande Peppino De Filippo “Cupido scherza e spazza”, con una indimenticabile ‘diavola’> interpretata magistralmente da Mariarosaria Alifuoco. Gli appassionati più accaniti ricordano anche il successo di “Donna Chiarina pronto soccorso”, commedia in due atti di Gaetano Di Maio, con la quale la AmarSim sbancò il botteghino nel lontano 2006.

Una storia di successi che non poteva essere accantonata nella soffitta dei ricordi che sfumano con il passare del tempo, soprattutto quando il pubblico reclama a piena voce l’arte del teatro che per anni questi artisti – instancabili e disinteressati – hanno seminato a piene mani negli occhi assetati degli spettatori. Una provocazione di poche parole che suonano come una simpatica sfida tra amici – mentre prendono un caffè e parlano del tempo – e subito la macchina del successo si è messa in moto.

Al nucleo storico, che oltre al regista Matuozzo vede impegnati Mariarosaria Alifuoco, Tina Cammisa, Enzo Delle Curti, Vittorio Esposito, Angela Pasquariello e Tonino Ragosta, si sono aggiunti nuovi innesti. Porteranno nuova linfa artistica e grinta sul palco Gigi Damiano, Francesco D’Anna e Carmen Delle Curti, tutti artisti con alle spalle una lunga esperienza nella storica compagnia “instabile”.

Impossibile tralasciare il contributo come aiuto regia di Marisa Rodrigo e l’impegno di Antonio Zara e dello stesso Gigi Damiano come tecnici di scena. Naturalmente, ogni volta che la compagnia AmarSim lancia una sfida, si tratta certamente di una scommessa vinta in partenza. Palchi che sorgono dal nulla, con scenografie che vengono approntate e dipinte dai volontari – incuranti del sole cocente – riflettori e microfoni che si mettono insieme come per magia, tutto orchestrato dall’incredibile forza di volontà e dalla competenza tecnica del factotum Gaetano Nataloni. Una macchina da guerra, perfettamente rodata, che si è messa in funzione con un automatismo strabiliante. Come se il tempo non fosse mai passato.

Come se un lasso di tempo di ben cinque anni si fosse traslato ad un semplice “altroieri”. E’ il miracolo dell’arte che, con il giusto condimento di amicizia e affetto, riesce ad annullare tutte le barriere: anche quella del tempo.

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