Nuovo Psi, Guida: “Ecco il partito che vogliamo”

di Redazione

 Sant’Arpino. La città è il luogo in cui si svolge la vita di ciascuno, è la dimensione del quotidiano di chi la abita e di chi la vive per le ragioni più diverse: in città si lavora, o si cerca il lavoro, si studia, si trascorre il tempo libero, si intessono relazioni sociali, si svolge la vita familiare.

Le persone che la abitano vivono rapporti di prossimità e di reciprocità, accedono alle istituzioni e ai servizi in modo personale, diretto, continuo. La città è un organismo vivo, pulsante e in costante evoluzione. La città è le persone che la vivono. La nostra città siamo noi. Proprio per questo il Nuovo Psi di Sant’Arpino dovrà essere un luogo aperto a tutti in cui elaborare proposte politiche e idee che ci consentano di costruire il futuro per la nostra città. Un luogo in cui sia possibile realizzare un progetto serio e forte per la città di oggi e di domani. Per riuscirci non basta ampliare lo sguardo: servono più occhi, più menti, più cuori. L’apertura e la partecipazione che immagino non sono atto formale, ma scelta sostanziale.

Il Partito cittadino dovrà rispondere in modo adeguato alla complessità che caratterizza la nostra comunità in questo periodo difficile. Dovrà organizzarsi per garantire che il confronto tra idee e sensibilità diverse possa svolgersi democraticamente e infine tradursi in scelte e responsabilità condivise. Solo così la nostra sarà una voce chiara e autorevole per la comunità, per gli amministratori e per il partito provinciale, sempre vicino e presente sulle problematiche del nostro territorio grazie al segretario Marco Ricci ed il suo vice Francesco Brancaccio, primi e veri promotori di un partito aperto del tipo americano. In questo contesto l’organizzazione e il metodo che adotteremo farà la differenza. Quel che conta non è decidere se preferiamo un Partito solido o liquido.

Conta invece la consapevolezza che è necessario sia essere radicati nel territorio, sia essere rete aperta e accessibile. Contemporaneamente. Perché essere radicati nel territorio significa viverlo e non possederlo ed essere rete aperta significa creare e organizzare con estrema cura le relazioni. È necessario sperimentare nuove modalità di compartecipazione; è necessario dare la possibilità anche a chi non è iscritto al partito di conoscere il nostro lavoro.

Per questo sarà importante curare con attenzione i rapporti con la segreteria provinciale. Ci sono persone, gruppi e associazioni attivi su temi specifici a cui il nostro partito deve dare accoglienza per avviare un processo di elaborazione più largo che trovi casa nei circoli e nel coordinamento cittadino. Le assemblee cittadine dovranno restare aperte a tutti coloro che desiderano intervenire: perché la partecipazione è preziosa, non solo per il nostro partito, ma per la comunità tutta. Il partito che vogliamo è ospitale e trasparente, aperto a tutte le persone che vivono e si muovono nella città. Un partito aperto per una Città aperta.

Le sfide che ci attendono nei prossimi anni, primo fra tutti l’appuntamento con le elezioni regionali, richiedono impegno, concretezza, continuità, intelligenza, organizzazione e passione. Vogliamo realizzare il Progetto per cui il nostro Partito è nato, ossia essere lo strumento per organizzare la partecipazione democratica e costruire la buona politica nel nostro comune ed in tutta l’area atellana. Una sfida, questa, che intendiamo raccogliere, consapevoli della nostra responsabilità collettiva. Abbiamo molto lavoro da fare: facciamolo insieme.

Il presidente della sezione “Bettino Craxi” del Nuovo Psi – Sant’Arpino, Luigi Guida

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