Talent show, Taglialatela (Psi): “Quali vantaggi per la Città?”

di Redazione

Antonio TaglialatelaMondragone. “Talent show e scrippelle, tarallucci e vino. Sulle iniziative promosse dall’amministrazione comunale presenteremo a giorni un nuovo esposto alla Corte dei Conti per verificare la validità, la pertinenza e la coerenza dei generosi patrocini concessi a realtà produttive locali le quali sembrano solo perseguire interessi di natura privatistica con evidente sperpero di soldi dei nostri concittadini”.

Lo afferma il segretario cittadino del Psi, Antonio Taglialatela, che spiega: “Il rilancio e la promozione di Mondragone non potranno mai avvenire se non creiamo le condizioni di far esprimere e valorizzare tutte le eccellenze e tipicità artistiche e culturali presenti e che operano con non poche difficoltà sul territorio, avendo il coraggio di dire no all’industria privata e commerciale dei talent show e di associazioni che esistono solo nei mesi estivi. I nostri ‘prodotti’ tipici vanno valorizzati con progetti di filiera culturale e agroalimentare e non essere il triste sottofondo di talent show di dubbia qualità artistica e culturale che servono solo a promuovere realtà commerciali e globalizzate che perseguono fini di evidente lucro. Avevamo ragione noi allorquando lo scorso anno chiedemmo lumi sul discutibile evento del Cantagiro, un’iniziativa morta quest’anno, dopo Jimmi Fontana, pace all’anima sua, e paradossalmente rinata sotto nuove riciclate spoglie, con i soliti personaggi in cerca di gloria, con la prima edizione del ‘Mondragone Festival’. E’ urgente riflettere sui problemi che comportano e, soprattutto, sulla loro clamorosa inutilità: i talent show sono l’emblema della superficialità musicale odierna, dell’ignoranza generale, dell’incompetenza spaventosa di chi li pensa e li realizza: sono l’amara conferma di quella chiusura mentale che fa dell’Italia un paese che disprezza ogni forma di libera espressione artistica e culturale”.

“Del resto – continua il segretario dei socialisti – quest’anno il livello culturale dell’offerta degli eventi estivi programmati, destinata ai turisti e ai cittadini, è stato nuovamente osceno, salvo qualche buona iniziativa legata alla esibizione musicale di artisti blues, che ha avuto il pregio di unire territori, comunità locali e realtà di primissimo livello. L’incompetenza delle istituzioni locali di avvicinare e intuire processi socio-culturali innovativi, facendo differenza tra cultura, intrattenimento e marketing turistico, piuttosto che fare un unico calderone di nulla, è intimamente legata ad una palese incapacità di favorire la nascita e la tutela di numerose proposte esistenti. Difatti, quelle poche realtà devono sudare per costruire concreti spazi o iniziative tese alla promozione e valorizzazione del nostro sofferente territorio”.

“A giorni – conclude Taglialatela – lanceremo un preciso appello a quelle associazioni e agli operatori culturali del territorio chiedendo di prendere una posizione netta e chiara avverso questi mercenari e intrepidi avventurieri che fanno del lucro, con soldi pubblici, nascondendosi dietro l’organizzazione improvvisata di eventi e manifestazioni che non possiedono alcun valore culturale e ritorno turistico. Invece di attrarre turisti e cittadini dei paesi limitrofi, continuiamo a far ‘scappare’ verso altri lidi i giovani mondragonesi. Flop con ingenti quantità di soldi pubblici che non hanno apportato nessun beneficio concreto alla Città e alla sua vocazione turistica e che hanno fatto di Mondragone un paese dei balocchi…scaduti”.

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