Raccolta rifiuti a Pescopagano, Iazzetta (FdI) bacchetta l’amministrazione

di Redazione

 Mondragone. “Recepiamo l’ennesima protesta da parte di una famiglia di residenti stagionalidi Pescopagano che, oltre a lamentare una cattiva gestione della raccoltarifiuti, con sacchetti trovati addirittura …

… ‘a distanza di una stagione all’altra’,la stessa famiglia si chiede il perchè questa zona debba essere tassata ditalune tasse, quali la Tarsu, la Tares e la Tari che prevedono quote variabiliper servizi inesistenti in tale quartiere”. Lo afferma Mina Iazzetta, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.

“Come qualcuno certamente ricorderà – continua Iazzetta –entrambi i punti sono stati oggetto di una petizione popolare presentata daFratelli d’Italia Mondragone lo scorso 17 dicembre e più volte sollecitata,ma a tutt’oggirimasta inevasa. Nessuno ci ha mai interpellato per darci almenodelucidazioni in merito, nonostante la stessa petizione sia stata corredata daoltre un centinaio di firme di residenti pescopaganesi. L’unico accenno alla questione fu fatto dal sindaco nel Consiglio comunale che ha preceduto leelezioni europee, il quale dichiarò che, per tale zona, si sarebbero applicatetariffe agevolate viste le condizioni precarie in cui vivono i residenti. Laquestione cheoggivogliamo sollevare è questa: è giusto che i pescopaganesi debbano pagare la Tarsu, la Tares e la Tarialla stregua di chi usufruisce di servizi che a Pescopagano non esistono? (servizio di pubblica illuminazione, manutenzione aree verdi, toponomastica,ordine pubblico, fognature, presidio di guardia medica ed altro…potremmocontinuare!)”.

“Chiediamo – prosegue la responsabile di FdI – cortesemente una risposta, in mancanza, consulteremo un legale per capire se ci sono gli estremi per una class action per larestituzione di quanto pagato finora e non dovuto. Dato che è innegabile che la gestione rifiuti sia carente e lacunosa,effettuata a singhiozzo ed a macchia di leopardo, in alcuni punti nevralgici quali appunto Pescopagano ed anche Stercolilli, perchè non prevedere dei puntidi conferimento dove i cittadini possano depositare i loro sacchetti‘differenziati’, almeno così si evita di spargere tali sacchetti su tutto ilterritorio, perchè in una situazione del genere, è impensabile che, nelle zonedove la raccolta non funziona, la gente possa tenere fuori casa i sacchetti percosì tanto tempo. Ovviamente questi siti di conferimento andranno monitoratiper evitare che poi si dia vita ad un altro scempio cui sovente assistiamo,quello dei roghi tossici”.

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