Petrillo: “Sforzo comune e condiviso contro il malaffare”

di Redazione

 Lusciano. Un invito a “non tapparsi gli occhi” davanti a “chi si è opposto alla camorra”.

Per questo motivo Luciano Petrillo e tutto il gruppo “Avanti Lusciano”,esprime solidarietà a Francesco Mottola, imprenditore luscianese che ha denunciato tentativi di estorsione. “Affinché tutto rimanga sotto i riflettori sempre e comunque – spiega Petrillo – crediamo che bisogni non dimenticare tali atti ma ricordarli con più frequenza e far sì che emergano le responsabilità e che ci sia una giustizia certa, perché solo così la nostra terra prenderà coscienza di come combattere il malaffare”.

Proprio in tema di criminalità, Petrillo e il suo gruppo hanno presentato, durante un Consiglio comunale aperto, un documento che analizza quanto accaduto a Lusciano nell’ultimo mese, che riportiamo integralmente di seguito:

Prima di tutto vogliamo ringraziare tutti i partecipanti a questo Civico consesso e tutti coloro che interverranno a questa iniziativa. Ringraziamo anche l’amministrazione comunale per avere posto in essere questa iniziativa che ci permette di discutere in maniera aperta e ampia di un argomento che riguarda tutti i cittadini di questo Comune.
Ci auguriamo che sedute di questo tipo possano essere indette per discutere anche di altri argomenti di interesse generale, cosa indispensabile in questo periodo. Come movimento ‘Avanti Lusciano’, che ci onoriamo di rappresentare, con la parola ‘legalità’ intendiamo l’osservanza di tutte quelle leggi che regolano la vita civile. Ogni amministrazione, prima fra tutti, deve garantire la legalità ai cittadini, rispettando, come richiede alla popolazione, essa stessa le leggi.
Garantire la legalità è quindi rispetto delle regole e dei valori che la società si è data. Da questa osservanza derivano però, nello stesso tempo, diritti e doveri. Crediamo che siano i valori delle persone, la loro qualità individuale, il loro mettersi in gioco fino in fondo gli elementi base per uno sviluppo della comunità. Valori che sono fra l’altro ampiamente elencati nella nostra Carta Costituzionale.
Allo Stato è demandato il compito di garantire la sicurezza di tutti/e cittadini/e; sicurezza che si deve basare su un senso sociale condiviso come comunione di intenti fra le persone e quindi sulla certezza della pena per chi commette reati, sulla garanzia della possibilità di vivere tranquillamente la propria vita quotidiana, nella consapevolezza che tutti sono tenuti al rispetto delle leggi.
La sicurezza riguarda le relazioni con gli altri, entra nell’intimo della vita e degli affetti, riguarda il camminare tranquilli nelle strade, l’essere sicuri e rispettati nella propria casa, la possibilità di svolgere senza pericoli il proprio lavoro, nella garanzia di poter dare una vita dignitosa alla propria famiglia. La sicurezza proprio perché coinvolge tutta la sfera sociale non può quindi essere ridotta solo a una questione di ordine pubblico, non si può pensare che la repressione da sola basti ad eliminare l’illegalità.
L’Italia, il nostro Paese, più che di cattiveria ha bisogno di serietà e leggi giuste per affrontare la grave crisi economica, che è il vero problema delle famiglie che non arrivano a fine mese. La verità è che il Paese i segni del disagio li offre (e in abbondanza) da tempo, ma la politica li toglie dai titoli di testa, sviando l’attenzione con altre immagini e altre priorità. Con questo atteggiamento bieco e strumentale si rischia di provocare una guerra fra poveri, di spezzare definitivamente legami sociali e relazionali di rendere quindi ancora più acuti i problemi della sicurezza.
Oggi, per fortuna, questo clima sta cambiando e l’ordine del giorno che alla fine di questa serata il Consiglio voterà, dimostra che magari faticosamente sul tema sicurezza gli atteggiamenti stanno mutando. Accogliamo questo con favore e ci rendiamo disponibili, nel solco di quanto stasera detto, a collaborare per rendere fattiva e incisiva la lotta alla criminalità organizzata.
A Lusciano è stato dimostrato che, ieri come oggi, esiste una forte presenza della malavita organizzata che lavora su questo territorio e intreccia i suoi legami, condizionandone la vita economica e sociale. Eluderlo o negarlo vuol dire fare non gli interessi di Lusciano ma di chi, sottotraccia e senza clamore, vuole continuare a svolgere le proprie criminali attività. Noi, come gruppo, ma ancora prima come cittadini di Lusciano, vogliamo assumerci un impegno. Un impegno che speriamo sia possibile portare avanti insieme a tutte quei cittadini/e che vogliono, senza distinzioni, investire e lavorare per produrre cambiamenti che tutelino i diritti, che estendano la solidarietà, che favoriscano la nascita di nuove opportunità.
Per questo ribadiamo la necessità di proseguire nel percorso di definizione dei criteri per l’assegnazione dei beni confiscati alle mafie, privilegiando nell’assegnazione le associazioni locali con finalità sociali, le associazioni che hanno tra i propri soci dei giovani e interloquiscono con le scuole del territorio, le associazioni che favoriscono percorsi che sviluppano la cultura della legalità e della responsabilità sapendo che il rispetto delle leggi e delle regole risulta essenziale perché riguarda la relazione con gli altri.
Riteniamo che l’ambiente sociale creato da questo lavoro possa far crescere la sicurezza, perché basato sulle relazioni, sui rapporti, sul riconoscimento reciproco, sul vicino che aiuta il vicino. Credendo in questi concetti vogliamo lavorare perché la città sia vissuta, conosciuta e percorsa da tutti in tutti i suoi luoghi; affinché venga diffusa la cultura della legalità e delle regole condivise, cercando di valorizzare il comportamento onesto e altruistico e investendo in particolare sui nostri giovani; affinché vengano aiutate le situazioni di difficoltà sociale; sia fornita la massima collaborazione e sostegno alle forze dell’ordine; affinché siano aumentate le opportunità di formazione e di incontro per tutte le categorie sociali e per tutte le età.
Crediamo che solo lo sforzo comune e condiviso, il ricostruire legami sociali, la certezza della pena, e quindi delle applicazioni delle leggi per tutti uguali, possano ricreare quel clima di convivenza sociale e umana che sono alla base dei concetti di sicurezza e legalità.
Al di là degli schieramenti politici, in questo Consiglio comunale, sul fronte dell’emergenza criminalità, noi di ‘Avanti Lusciano’ condanniamo ogni atto che porti il nome della nostra comunità sulle pagine di cronache criminali. Siamo fortemente uniti nel combattere la camorra, come abbiamo dimostrato in quest’aula attraverso una delibera per la costituzione di parte civile su ogni atto criminoso passato presente e futuro.
Pertanto, era doveroso avere un alto e qualificato momento di riflessione con tutta la società civile, unitamente ai rappresentanti delle diverse categorie ed associazioni, per una serie di considerazioni e proposte da mettere in campo sul territorio luscianese, e non solo.
Siamo certi che da questo Consiglio scaturiranno proposte e iniziative importanti volte ad offrire un più incisivo apporto per la sicurezza dei cittadini.
Luciano Petrillo e il gruppo “Avanti Lusciano”
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