Scambio di embrioni, nati i gemelli contesi

di Redazione

 Roma. Sono nati i bimbi concepiti in provetta e i cui embrioni furono scambiati per errore nel laboratorio dell’ospedale Pertini di Roma.

I piccoli, un maschio e una femmina, sono stati dati alla luce il 3 agosto. Il parto era previsto tra il 12 e il 14 agosto. I genitori, dalle colonne de La Stampa, raccontano che i piccoli sono nati in una località segreta lontana dalla Capitale. “Stanno bene, siamo contenti” dicono. E aggiungono: “Li abbiamo registrati all’anagrafe. Ora nessuno può più toglierceli”.

Proprio per oggi, infatti, era prevista l’udienza in Tribunale a Roma per stabilire a chi spetta lo status di genitori dei gemelli, ma la notizia del parto potrebbe aver modificato lo scenario. Il ricorso presentato dalla coppia di genitori biologici, infatti, chiedeva di bloccare le pratiche di registrazione all’anagrafe dei nascituri: pratiche già concluse dall’altra coppia.

Il giudice della primasezione civile di Roma, Silvia Albano, dopo un’ora e mezza di udienza si è riservata di decidere sull’ammissibilità del ricorso. In aula c’erano i legali delle parti, assenti le due coppie coinvolte. Il giudice si è riservato di decidere e potrebbe sciogliere la riserva entro le prossime 48 ore.

Intanto, tramite il loro avvocato, filtra lo stato d’animo dei genitori biologici dei due gemelli. “C’è gioia per la nascita dei bambini, per il fatto che stanno bene ma c’è dispiacere perché non li possiamo abbracciare” avrebbe detto la coppia dopo aver appreso la notizia del parto.

Un amico di famiglia riferisce invece il turbamento della donna che ha partorito. “E’ una gioia a metà”, accanto “alla grande felicità per la nascita dei bimbi – racconta rimane la preoccupazione e l’amarezza per come andrà a finire tutta questa storia”.

Sullo sfondo della vicenda resta l’errore materiale compiuto al Pertini di Roma il 6 dicembre scorso. Si tratta di errori, come hanno accertato anche i carabinieri del Nas, compiuti per “imprudenza e negligenza” ma senza volontà e questo aspetto fa cadere qualsiasi ipotesi di condotta illecita da parte della biologa che ha effettuato i passaggi sulle provette con gli embrioni delle coppie coinvolte. Le coppie, comunque, chiederanno un risarcimento all’ospedale.

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