Portici, rabbia ai funerali del pensionato ucciso per errore

di Redazione

 Napoli. “Uno sposo che va a fare la spesa per la propria donna è un uomo che sta al posto giusto nel momento giusto. Basta dire ‘stava al posto sbagliato nel momento sbagliato’: lì stanno i bastardi che lo hanno ucciso”.

È un passaggio della durissima omelia di don Tonino Palmese, che a Portici, nella chiesa del Santissimo Redentore, venerdì mattina ha celebrato i funerali di Mariano Bottari, l’anziano ucciso per errore lunedì, in strada dopo aver fatto la spesa, nel corso di una sparatoria scoppiata durante un tentativo di rapina ad un imprenditore.

Ad attendere la salma, l’intera città, le istituzioni, gli amici di una vita, i sei figli ed anche la signora Lucia, moglie di Mariano, invalida, costretta su una sedia a rotelle, che ha raggiunto la chiesa grazie alla disponibilità offerta dalla locale Croce Rossa che ha provveduto al trasporto.

“’Tu da che parte stai?’ Questa è la frase del vangelo sulla quale noi dovremo continuare ad interrogarci – ha continuato Palmese – ci sono qui altri familiari di vittime innocenti. Se noi pronunciamo i loro nomi, sentiremo il profumo della vita. Se pronunciamo i nomi di chi li ha uccisi, sentiremo puzza di morte”.

“Pensate bene a ciò che fate” ha invece detto, rivolgendosi ai violenti, Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli colpito a morte prima della finale di Coppa Italia di Roma, al termine dei funerali di Bottari.

Presenti i gonfaloni di tantissimi comuni della Campania e diverse associazioni di volontariato. In chiesa anche Angela Cortese, presidente regionale della Commissione anticamorra, e l’assessore comunale di Napoli alle Politiche Giovanili, Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, anche lei vittima innocente di camorra.

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